30 settembre 2018

I terribili due

Avete presente l’amore incondizionato dei neonati che profumano di latte? I baci a profusione, le guanciotte piene, gli occhietti sorridenti e le risate anche al 150esimo "cucù"...ecco, poi arrivano i 2 anni. 



Ogni semplice richiesta diventa un NO, ogni bacio non corrisposto un urlo acuto e perforante, ogni regola imposta viene osteggiata da crisi isteriche buttati in terra come succede in "Piccola peste torna a far guai".



Come affrontare questa fase?
Intanto ricordiamoci che è una fase, quindi tendenzialmente passerà, magari ci saranno degli strascichi, ma passerà. Giusto il tempo per prepararsi alla crisi adolescenziale che arriverà più avanti 😬
Sarò sincera, non ho una risposta certa. 





Ci sono in pieno in questa fase, ho una duenne e una neonata entrambe a casa tutto il giorno con me, quindi sto mettendo in pratica faticosamente giorno per giorno e giorno per giorno mi sto rendendo conto che una soluzione non c’è.

A due anni iniziano ad affermare se stessi e per farlo si oppongono alle richieste dell’adulto, sfidano l’autorità, si incaponiscono. Da una parte è giusto lasciarli fare, stanno formando il loro carattere, ma le regole, poche, chiare, precise, coerenti e irremovibili DEVONO esserci. 
Sulle regole io insisto molto, a mio parere non sono un limite, ma un aiuto. 
I bambini ne hanno profondamente bisogno. 
Io forse sono un po’ troppo rigidina, infatti gli scontri con mia figlia sono esasperanti, su questo sto lavorando. Bisogna trovare il giusto compromesso tra il lasciar correre e la necessità di intervenire.

Visto che le cose che funzionano sono veramente pochissime, vi parlerei di ciò che è meglio evitare, perché nel mio caso proprio non ha funzionato. 






Partiamo dalle crisi di pianto istriche quando siete in pubblico. Far finta di niente, quindi comportarsi come se nulla stesse accadendo mentre vostro figlio si sta dimenando a terra strepitando agonizzante, non serve a niente.
Ho provato, e oltre ad un consiglio stupido è umiliante per il bambino, ma soprattutto per il genitore che deve fingere indifferenza quando dentro sta maledicendosi in turco per aver pensato di uscire di casa.
Quindi io vi consiglierei di NON FINGERE INDIFFERENZA.

Ammetto che a volte viene voglia di interrompere l’ennesimo capriccio alzando la voce o alzando le mani. Funziona solo come valvola di sfogo del genitore, ma aimè nei confronti de bambino è controproducente.
Gli stiamo insegnando ad alzare la voce e le mani, ricordiamoci sempre che NOI siamo il suo modello. 
Quindi io vi consiglio di NON ALZARE LE
MANI E LA VOCE.

Anche chiamare un figura terza moralizzatrice o effetto spauracchio, tipo "stasera lo dico a papà" oppure "adesso chiamo l’uomo nero" è decisamente vanificante rispetto al vostro ruolo e può innescare paure verso personaggi non meglio definiti. 
Quindi LASCIAMO PERDERE L’UOMO NERO.

Conto fino a tre e poi...potrebbe funzionare SOLO se la conseguenza fosse sempre realizzabile. 
Quindi contate effettivamente fino a tre se siete coerenti al 100% rispetto alla minaccia che vi prefissate in seguito. 
Quindi CONTATE FINO A TRE SOLO SE SIETE COERENTI.






Veniamo ai pochi consigli che funzionano, ma non sempre lo ammetto, altrimenti non sarebbero i terribili 2 anni.

Parlare SOTTOVOCE, sussurrare al bambino lo mette inevitabilmente in uno stato di attenzione nei vostri confronti e lo distoglie dal capriccio.

Alla maggior parte dei bambini piacciono le storie, quindi utilizzate quello che sta accadendo come "STORIA SOCIALE" inserendo personaggi, colori e sfumature e portando la morale dove volete.
Anche una FAVOLA che non c’entra nulla, se distoglie dal capriccio e tranquillizza, va benissimo.

Io ho suggerito a Rebecca di trovare un modo per calmarsi e gestire la sua rabbia, stringere un cuscino, ABBRACCIARE la mamma, fare una corsa sul posto. Lei spesso sceglie l’abbraccione e funziona 🙌🏻
Quando questo non basta la faccio sedere in un punto (sempre lo stesso) e le chiedo di calmarsi e di RIFLETTERE e di alzarsi solo una volta passato. 
Non crediate che sia una passeggiata e che funzioni sempre...a volte devo fisicamente spostarla di peso e farla calmare, a volte urla per minuti interi senza tregua...

La sera, quando è pronta per andare a letto abbiamo una routine: riflettere insieme sulla giornata parlando di cosa ha funzionato e cosa no e pensando ai BUONI PROPOSITI per il giorno successivo. Ci si scusa se qualche comportamento era un po’ eccessivo -anche io mi scuso sempre quando sbaglio- e dopo le preghierine e la ninna nanna le ricordo che la amo tanto, sempre.

Spero che qualche consiglio possa esservi d’aiuto in questo momento così faticoso...e forza che passa!





#iterribilidue

#iterribilidueanni
#capricci


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