23 novembre 2018

Ma perchè non mangia più?: l'inappetenza questa insopportabile disavventura

Siete nel pieno dei mesi felici, il vostro cucciolo è bello grassottello, sfiora il 97° percentile nella tabella del peso e mangia tutto, ma proprio tutto, con appetito e senza intoppi.



Ma ad un tratto, verso l'anno e mezzo, inizia piano piano a dire di no ai piatti classici che prima andavano alla grande, e così il menù si assottiglia sempre di più fino a farvi dubitare della vostra cucina.
Ma no! il problema non siete voi, ne tanto meno la vostra cucina, tranquille mamme.

Il problema è sempre e solo uno: il bambino sta crescendo e cresce insieme a lui la sua identità, l'affermazione di sè stesso, la lenta conquista all'autonomia e di conseguenza si fa strada l'opposizione, il no. Cerchiamo di vederla in chiave positiva, almeno proviamoci, l'ostinazione del bambino è un ottimo segnale di sviluppo, sta andando tutto come dovrebbe andare, il bambino
Da lì a pochi mesi vi renderete conto di quanto l'inappetenza sia il lato migliore dei "terrible two", ma di questo abbiamo già parlato (I terribili due).

Tornando al tema del rifiuto del cibo, non dovete spaventarvi, i bambini sanno autoregolarsi, secondo i pediatri bisognerebbe prestare maggior attenzione al problema contrario.
Vediamo come superare il momento tenendo i nervi saldi e utilizzando qualche piccolo accorgimento.

Variare il menù
Sembra scontato, ma tante mamme insistono, insistono e insistono con la pasta al pomodoro e la cotoletta. Avendo scelto l'autosvezzamento e avendo una duenne che mangia la pasta con le vongole, l'indiano, la cipolla cruda, ama il gorgonzola e le degustazioni di formaggi con contrasti, per noi variare era già all'ordine del giorno, quindi abbiamo provato ad introdurre i condimenti (olio extravergine, aceto di mele o balsamico, gommasio), le spezie (curcuma, curry, peperoncino, zaatar, garam e tandoori masala) e i tipi di cottura diversi (barbecue, vapore, padella o al forno) e infine le ricette.
Ha funzionato? nel nostro caso variare è un'esigenza, quindi lo facciamo spesso e devo dire che funziona abbastanza bene, ma non così bene da risolvere del tutto la questione inappetenza.

Tutti a tavola!
Mangiate tutti insieme, anche questo sembra banale, ma ricordate che siete voi il primo esempio per i vostri figli. Quello che fate voi, vogliono farlo anche loro. Quindi date anche il buon esempio, mangiando bene, con calma e tutto. Lasciate i nervosismi e le angosce lontane quando siete a tavola insieme e insegnate la buona educazione.

La bellezza del cibo
Le pappe sono orrende, cerchiamo di offrire dei piatti allettanti anche dal punto di vista estetico. Inoltre suggerisco di stimolare i bambini soffermandovi sui particolari che possano incuriosirli: "guarda che bel colore questa melanzana" "senti che profumo invitante".

Distrarre dall'ostinazione
A volte succede che a scatenare l'inappetenza, sia qualcosa che fa innervosire il bambino (il bicchiere di un colore diverso, la forchetta anzichè il cucchiaio), non fissiamoci sul capriccio, andiamo oltre e portiamo l'attenzione altrove. Nel nostro caso funzionano molto bene le storie inventate su due piedi o un bel libro. Se volete, potete mettere un cartone, noi abbiamo deciso di limitarlo al minimo, perchè non vogliamo che diventi routine, ma funziona e può essere una soluzione.

Il folletto del dolcetto
Questa è un'invenzione che ci ha salvati da molti rifiuti e tutt'ora la utilizziamo tanto. Se Rebecca mangia tutto o buona parte, il folletto le farà recapitare un dolcetto a sorpresa (attenzione: non un premio, non deve diventare un gioco a premi). Il dolcetto è quasi sempre diverso, mai esagerato ed è incartato tutte le volte in modo diverso: utilizzo sacchetti, scatole, scatoline, lacci, nastri, elastici e tutto quello che trovo per farla divertire ancora di più nel tentare di scartarlo.

Non insistere
E' giusto proporre di assaggiare, ma non con insistenza, diventerebbe una lotta e a perdere sareste voi.
Se rifiuta con determinazione, riproporrete più avanti.


E voi che stratagemmi utilizzate?







#inappetenza
#terribilidue
#terribletwo







18 novembre 2018

Un Natale eco-artistico: palline di Natale per bambini

Con i bambini non serve comprare molto, ho notato che più il prodotto é "fai da te" più loro si divertono. 

Già perché dovete sapere che tengo da parte tante cose che potrei buttare, per la gioia di mio marito che mi chiama "La gattara accumulatrice" quando poi peró le sue figlie si divertono si rimangia tutto...🙄

In questi mesi ho tenuto da parte i coperchi delle scatole di polistirolo del pesce fresco che ci arriva con Cortilia tutte le settimane e.adesso che arriva il Natale posso finalmente utilizzarle 🤟🏻

Cosa serve?

Polistirolo in fogli o pezzi da riciclo

Formine per i biscotti

Tempere

Brillantini

Utilizzare gli stampa biscotti per intagliare il polistirolo, più é sottile il figlio, meno fatica fate e la resa é migliore. Il mio ovviamente era bello spesso 😂.

E ora? 

Pitturare e glitterare a piacere 😊

Ed ecco a voi le nostre magiche palline di Natale!!!


I vostri bimbi si divertiranno un sacco!

Manca solo un piccolo passaggio...con ago e filo, forate le palline da parte a parte a lasciate il filo per appendere alla finestra o direttamente sull'albero!


15 novembre 2018

EcoCiclo: un dovere, non una scelta

12.000. 
Purtroppo non sono € e neanche $.
12.000 sono gli assorbenti che una donna utilizza nell’arco di una vita. Avete capito bene, 12.000.

Già perché verso i 12 anni la donna entra in un vortice ormonale e dispendioso come pochi -il ciclo mestruale- e ci resta circa 40 anni, con una media di 460 cicli mestruali.
Quindi, lasciando da parte tutta la stima che gli uomini, solo per questo motivo, dovrebbero avere per noi donne, facciamo due conti sull’impatto ambientale che questo inevitabile ciclo provoca.
In Italia le 700.000 tonnellate di prodotti assorbenti monouso per la persona (pannolini per bambini, pannoloni, assorbenti e tamponi interni) che finiscono in discarica una volta usati rappresentano il 2,5% dei rifiuti solidi urbani (ISPRA 2013) e una percentuale anche maggiore se rapportata sul totale dei rifiuti non trattabili. In Europa occidentale 90 milioni di donne ne consumano 24 miliardi, andando inesorabilmente ad alimentare la mole di rifiuti indifferenziati.
Sono cifre esorbitanti.
Ma vogliamo parlare anche di costi? Già, perché ogni donna sa che mediamente la spesa mensile per gli assorbenti è di circa 8€ vogliamo moltiplicarle per i 460 cicli di cui parlavamo poco fa? Sono 3680€
Aggiungiamoci che i prodotti sianitari per il ciclo sono tassati con IVA al 22%, come altri prodotti ritenuti non necessari. 
Fermi un attimo: non necessari??? E perchè mai? 
Potremmo forse farne a meno? Non credo proprio…forse in un’altra vita. Se tutti i prodotti per il ciclo rientrassero nella lista dei beni primari verrebbero tassati con un’aliquota IVA al 4%, questo permetterebbe a tutte le donne, soprattutto quelle che vivono in condizioni economiche e di vita disagiate di poter accudire il proprio corpo, in giorni di ciclo mestruale, senza rinunciare all’igiene e alle proprie dinamiche di routine.
Ma lasciamo da parte queste aberranti considerazioni e veniamo al fulcro di questo pezzo, la MOONCUP coppetta mestruale che consente in un colpo solo di metteremettere fine a rifiuti, disagi e spese associate ad assorbenti e tamponi usa e getta. Ha un costo di 30€ e una durata media di 10 anni, cosa comporta questo?
Sicuramente una spesa totale nettamente inferiore rispetto al costo degli assorbenti: stando larghe e calcolando 5 coppette nel corso della vita, spendereste 150€.
Oltre al risparmio anche l’impatto ambientale ne gioverebbe considerevolmente.


Ma cos’è questa coppetta?


La coppetta mestruale è un piccolo e morbido contenitore a forma di coppa in silicone medicale, che si usa internamente in vagina, con l’anello rivolto verso l’alto e il gambetto verso il basso. E’ molto morbida e flessibile, per questo motivo si posiziona nella parte bassa della vagina, non in alto come un tampone.
Ci sono diversi modi per inserirla, io mi sono trovata bene semplicemente piegando l’anello che sta in alto, facendola diventare una C, per renderla più piccola e facilitarne l’inserimento, si inserisce, lei si apre da sola e si posiziona creando un effetto sigillo, passatemi il becero paragone, tipo ventosa, grazie al quale la coppetta tiene, resta ferma e raccoglie il sangue mestruale. Quando è il momento si estrae, tirando il gambetto, si svuota e si reinserisce.

Raccolta di perplessità
·        Serve un bagno?
Mi pare ovvio…perché invece gli assorbenti ve li cambiate nei camerini? 
·        Se la metto male e perde?
Partiamo dal fatto che fondamentale è scegliere la taglia giusta, basandosi sulle specifiche indicate. Le prime volte potresti avere qualche difficoltà ad inserirla, è normale, io per prima ho dovuto provare diverse tecniche. Come per tutti i cambiamenti devi abituarti e fare pratica, poi troverai il tuo modo di inserirla senza difficoltà. Se la inserisci male, qualcosa potrebbe perdere, ma ripeto, questione di pratica. Devi assicurarti di creare l’effetto ventosa e vedrai che non perderà niente.
·        Posso fare il bagno?
Devi fare il bagno! E ti chiederai perché hai aspettato così tanto in favore dei tamponi, scomodi come pochi…
·        Posso fare sport?
Ma certo! Vale lo stesso discorso del bagno, ti sentirai decisamente più libera e sicura.

Provatela, e contribuite a ridurre l'impatto ambientale, è un dovere, pensateci.

In Italia la coppetta è distribuita da Intimaluna cha scelto di investire e collaborare con le ostetriche salutogeniche della Scuola Elementale di Arte Ostetrica SEAO, per diffondere una chiave di lettura differente, di consapevolezza, e per dare supporto alle donne oltre qualsiasi tipo di preconcetto. Con l'acquisto della Mooncup® Italia ricevi un coupon che ti da diritto ad una visita gratuita in tutta Italia, con una qualificata ostetrica SEAO



Trovi Mooncup online:


Oppure vicino a te:

 in quasi tutte le FARMACIE e PARAFARMACIE, eventualmente su richiesta per il pomeriggio stesso
• in tutti i negozi NATURASÌ d’Italia
• in tutti i supermercati ESSELUNGA nel reparto assorbenti


https://www.mooncup.it


10 novembre 2018

Passione natura e germogli

A noi i germogli sono sempre piaciuti: ho scritto un post nel 2015 -Pianta un seme e avrai un germoglio- e mi trovo nuovamente a parlarne.





Questa volta oltre all'importanza nutrizionale che i piccoli germogli offrono, voglio spiegarvi quanto può essere importante coinvolgere i bambini in un'attivitá semplice, interessante ed educativa.
Io ho coinvolto mia figlia, ma sicuramente sarà un'attivitá che proporrò anche a scuola, quando tornerò al lavoro con i miei bimbi. Sono convinta che una solida educazione non si fondi sulle abilità acquisite unicamente attraverso i libri -che sono importanti e meritano un tempo e uno spazio dedicati- ma la crescita e l'apprendimento sono fatti anche di istinti, agiti, esperienze, relazione con il mondo.
Per questo la natura, l'alimentazione, la salute, la cucina, vanno sperimentate fin da piccoli.





Ed ecco che Rebecca si prenderà cura in prima persona di qualcosa che vedrà crescere e realizzarsi grazie alla sua passione e al suo impegno.


E' il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante (Il Piccolo Principe)


Il tempo che dedichiamo alle cose che facciamo e alle persone che ci stanno vicine è importantissimo, mostra quanto siano realmente importanti per noi. Questo tipo di attività mi ha permesso -senza neanche sforzarmi- di insegnare la cura, la pazienza, la perseveranza e la forza di volontà, ma anche la routine, il rito.



L'appuntamento fisso con questo impegno, ha  mantenuto vivo l'interesse, l'emozione dell'attesa, la trepidazione e la sorpresa del vedere i cambiamenti giorno per giorno e la felicità di assaggiare il prodotto del nostro impegno.







Ed eccoli pronti finalmente!!!






#Germogli 

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