18 dicembre 2018

Laboratorio di Bruno Munari per sperimentare l'autonomia



“Capire che cos'è l’arte è un interesse (inutile) dell’adulto”

"Capire come si fa a farla è invece un interesse autentico del bambino"
 
In questa riflessione Alberto Munari, (figlio di Bruno Munari) docente di psicologia dell'educazione all'Università di Ginevra, indica il principio essenziale del metodo.
Le idee non vengono proposte dagli adulti, nascono dalla sperimentazione, secondo il principio didattico: "Non dire cosa fare ma come".
Il metodo Munari si basa sul fare, sull'agire, affinchè i bambini possano esprimersi liberamente senza l'interferenza degli adulti, diventando autonomi e indipendenti e imparando a risolvere i problemi da soli. 

"Aiutami a fare da me" 

Questo è anche il motto di Maria Montessori, la Pedagogista in assoluto, che ha tutta la mia ammirazione.


Nell'espressione artistica, e nel gioco (e basta, lo voglio sottolineare perché non pensiate che sono permessivista, anzi) sono contraria all'imposizione, e propongo il fare, l'agire, lo sperimentare, cercare e scoprire da soli, in modo autonomo.



Grazie a Munari che mi ha dato l'idea con il suo famoso laboratorio, ho sperimentato con Rebecca una tecnica che unisce cibo -o meglio avanzi, perché non si butta via niente- e arte...basta affettare un pezzo di sedano, tagliare una mela a metá, un ciuffetto di rosmarino e un cespo di insalata per creare dei timbri e immaginare di disegnare un mondo di fantasia...









#brunomunari
#laboratoriodibrunomunari



16 dicembre 2018

Pannolini lavabili: sì o no?

La popolarità dei pannolini lavabili sta crescendo giorno dopo giorno e i genitori di tutto il mondo ne stanno riconoscendo i benefici, un ritorno al passato? Direi di no, piuttosto una nuova consapevolezza, vediamo perché sceglierli:

MIGLIORI PER TE GENITORE – Puoi risparmiare €€€. Anche l’utilizzo di un solo pannolino lavabile al giorno ti permetterà di risparmiare. Nei primi tre mesi di vita il bambino esige un cambio di circa 10 pannolini al giorno e stando su una fascia di prezzo medio-bassa la spesa di aggira sui 200/300€ circa. Nei mesi successivi la necessità dei cambi cala, ma restiamo sempre sui 6/7 cambi al giorno che per 9 mesi sono 400/500€ circa. E siamo arrivati all’anno, ora aggiungiamo altri 500/600€ per arrivare a due anni e se i calcoli sono corretti la vostra spesa si attesterà intorno ai 1200/1400€; io sono stata bassa considerando una fascia di pannolini a prezzo basso (0,21 circa al pezzo). Se posticipate di 1 anno lo spannolinamento dovete aggiungere altri 500/600€.
In set di pannolini lavabili vi costa da 100 ai 300 € a seconda della scelta che fate.

MIGLIORI PER IL BEBÈ -  I pannolini lavabili utilizzano tessuti tecnici e super assorbenti al posto dei gel chimici irritanti presenti nei tradizionali pannolini monouso.

MIGLIORI PER L’AMBIENTE – Sono 6 i milioni di pannolini in plastica monouso che vengono gettati ogni giorno in Italia. Ogni pannolino impiega più di 500 anni a decomporsi. Scegliere i pannolini lavabili è anche una misura necessaria se pensiamo al problema dello smaltimento dei rifiuti: in Italia nascono ogni anno circa 560mila bambini, cui corrispondono più di 3 miliardi e mezzo di pannolini e ben 613mila tonnellate di rifiuti!

C’è, infine, chi i pannolini non li usa del tutto: seguendo i suggerimenti del movimloento di matrice americana Diaper free babies ovvero “Bimbi liberi dal pannolino”, mamma e papà si sintonizzano sui segnali del bebé e intuiscono quando deve fare pipì. Questi genitori hanno tutta la mia stima, approvo e guardo con sincera ammirazione chi riesce a fare tutto questo. Ci sembrerà strano, o addirittura folle, ma ci sono varie culture nel mondo, in cui si tratta di un’usanza normale (e le mamme di quei Paesi si stupiscono molto quando sentono che i nostri bimbi “se la fanno addosso”).
Come sempre, io vi invito a rifletterci. Queste alternative potrebbero rappresentare una soluzione per voi, oppure potete optare per una soluzione personalizzata, mixando diverse modalità: un po’ usa e getta, un po’ lavabili, un po’ culetto all’aria d’estate per abituarli a riconoscere gli stimoli. Nessuna strada è a senso unico.
Si prova, si valuta, si sperimenta e si decide al meglio per i nostri figli.

Io ho provato e vi consiglio i pannolini Bambino Mio, azienda inglese che fornisce alle mamme e papà di tutto il mondo una vasta gamma di prodotti premiati: i moderni pannolini lavabili, costumini contenitivi, mutandine allenatrici e accessori per il bebè che sono migliori per il genitore, per il bebè e per l’ambiente!





#bambinomio #pannolinilavabili #vivilavabile #miosolo

11 dicembre 2018

Un gioco eco-sostenibile? FacileA!


Oggi vi parlo di una linea di giocattoli a basso impatto ambientale -sapete quanto ci tengo- e prodotti in Italia, precisamente in Veneto.

Questi giocattoli di cartone sono stati realizzati con supervisione pedagogica, pensati per essere interamente costruiti e colorati dai bambini a partire dai 3 anni. Noi che amiamo il fai da te li abbiamo provati, anche se Rebecca ha 2 anni e mezzo, io l’ho aiutata a costruirli, ma lei si è divertita molto a incollare e colorare.


Mi è piaciuto molto costatare che questi giocattoli affinino le capacità oculo manuali e stimolino creatività e fantasia dei bambini, che costruendo riscoprono la soddisfazione di un gioco costruttivo e sano, cosa ormai rara nei giochi in commercio.
Per questo motivo ho deciso di parlarvi e di sostenere questa iniziativa italiana, eco-sostenibile e istruttiva. 


FacileA offre anche la possibilità di fare beneficenza: comprando un gioco, si può scegliere di donarne uno all’Associazione progetto Sorriso. I Clown-dottori li distribuiranno ai bambini degli ospedali che hanno aderito all’iniziativa.
Quando siete in dubbio, scegliete per un regalo stimolante, non ve ne pentirete!


www.facileA.it utilizza il codice sconto CLB09

1 dicembre 2018

C'era una volta...l'importanza della fiaba narrata

La lettura di fiabe è importante fin da piccolissimi per lo sviluppo e la crescita dei bambini. 
Bruner sosteneva che le fiabe fossero importantissime per lo sviluppo del pensiero narrativo, quella capacità cognitiva grazie a cui le persone strutturano e danno significato alla propria vita.  
Rappresenta uno spazio esclusivo, dove il tempo si ferma e l'attenzione del bambino è focalizzata sulle parole, sulle immagini e la sua fantasia galoppa. 
Il bambino ha bisogno di sentirsi narrare gli eventi, ha la necessità di conoscere, esplorare, capire, ascoltare; già verso i 2/3 anni (alcuni anche prima) manifesta spontaneamente il desiderio di sentirsi narrare una fiaba e inizia a distinguere realtà (sequenzialità, aspetti logici, rapporti causa/effetto) da fantasia (personaggi e azioni irreali che trasgrediscono la logica).





La fiaba contribuisce anche allo sviluppo di un linguaggio sempre più ricco, grazie ai nuovi vocaboli, ai tempi verbali, e ai modi di dire. Importante è anche lo sviluppo emotivo che le fiabe offrono: i bambini si immedesimano, si affezionano e sperimentano le emozioni -positive e negative- che la fiaba contiene. 
Offrite ai bambini l'opportunità di crescere ascoltando anche fiabe senza lieto fine, che siano adatte all'età, ma senza il classico finale positivo. Considerate che il beneficio delle fiaba sta proprio nel fatto che le emozioni si possono vivere accanto al genitore, in modo tutelato e in uno spazio protetto. In questo modo per il bambino sarà più facile affrontare alcune paure o preoccupazioni della vita reale, come la morte o la separazione. 
La sincerità e la trasparenza aiutano sempre, ma sono verosimilmente da modulare e valutare sulla base delle caratteristiche del proprio piccolo.  
Un altro aspetto che mi piace sottolineare è quello della socialità: il bambino impara modi di relazionarsi, di collaborare e di essere solidali attraverso i racconti. Ma impara anche i conflitti la gelosia e situazioni di frode e di inganno. Questi saranno spunti interessanti per iniziare ad insegnare la correttezza, i valori e come è meglio comportarsi. 
Possiamo utilizzare le fiabe con l'intento di educare, valorizzando comportamenti e aspetti positivi a scapito dei comportamenti inappropriati; il bambino con il tempo coglierà il messaggio che volgiamo fargli arrivare. 
Non trascuriamo il fatto che la fiaba può diventare una routine, quindi uno spazio prevedibile, riservato, autentico e molto apprezzato dai bimbi che amano la certezza e il senso di sicurezza che solo la ripetibilità garantisce. 

E voi, leggete con i vostri figli?

Rebecca legge "Lo Schiaccianoci" ed. Usborne Fiabe Cucù









































#libriperbambini
#importanzadellefavole
#leggere
#usborne

23 novembre 2018

Ma perchè non mangia più?: l'inappetenza questa insopportabile disavventura

Siete nel pieno dei mesi felici, il vostro cucciolo è bello grassottello, sfiora il 97° percentile nella tabella del peso e mangia tutto, ma proprio tutto, con appetito e senza intoppi.



Ma ad un tratto, verso l'anno e mezzo, inizia piano piano a dire di no ai piatti classici che prima andavano alla grande, e così il menù si assottiglia sempre di più fino a farvi dubitare della vostra cucina.
Ma no! il problema non siete voi, ne tanto meno la vostra cucina, tranquille mamme.

Il problema è sempre e solo uno: il bambino sta crescendo e cresce insieme a lui la sua identità, l'affermazione di sè stesso, la lenta conquista all'autonomia e di conseguenza si fa strada l'opposizione, il no. Cerchiamo di vederla in chiave positiva, almeno proviamoci, l'ostinazione del bambino è un ottimo segnale di sviluppo, sta andando tutto come dovrebbe andare, il bambino
Da lì a pochi mesi vi renderete conto di quanto l'inappetenza sia il lato migliore dei "terrible two", ma di questo abbiamo già parlato (I terribili due).

Tornando al tema del rifiuto del cibo, non dovete spaventarvi, i bambini sanno autoregolarsi, secondo i pediatri bisognerebbe prestare maggior attenzione al problema contrario.
Vediamo come superare il momento tenendo i nervi saldi e utilizzando qualche piccolo accorgimento.

Variare il menù
Sembra scontato, ma tante mamme insistono, insistono e insistono con la pasta al pomodoro e la cotoletta. Avendo scelto l'autosvezzamento e avendo una duenne che mangia la pasta con le vongole, l'indiano, la cipolla cruda, ama il gorgonzola e le degustazioni di formaggi con contrasti, per noi variare era già all'ordine del giorno, quindi abbiamo provato ad introdurre i condimenti (olio extravergine, aceto di mele o balsamico, gommasio), le spezie (curcuma, curry, peperoncino, zaatar, garam e tandoori masala) e i tipi di cottura diversi (barbecue, vapore, padella o al forno) e infine le ricette.
Ha funzionato? nel nostro caso variare è un'esigenza, quindi lo facciamo spesso e devo dire che funziona abbastanza bene, ma non così bene da risolvere del tutto la questione inappetenza.

Tutti a tavola!
Mangiate tutti insieme, anche questo sembra banale, ma ricordate che siete voi il primo esempio per i vostri figli. Quello che fate voi, vogliono farlo anche loro. Quindi date anche il buon esempio, mangiando bene, con calma e tutto. Lasciate i nervosismi e le angosce lontane quando siete a tavola insieme e insegnate la buona educazione.

La bellezza del cibo
Le pappe sono orrende, cerchiamo di offrire dei piatti allettanti anche dal punto di vista estetico. Inoltre suggerisco di stimolare i bambini soffermandovi sui particolari che possano incuriosirli: "guarda che bel colore questa melanzana" "senti che profumo invitante".

Distrarre dall'ostinazione
A volte succede che a scatenare l'inappetenza, sia qualcosa che fa innervosire il bambino (il bicchiere di un colore diverso, la forchetta anzichè il cucchiaio), non fissiamoci sul capriccio, andiamo oltre e portiamo l'attenzione altrove. Nel nostro caso funzionano molto bene le storie inventate su due piedi o un bel libro. Se volete, potete mettere un cartone, noi abbiamo deciso di limitarlo al minimo, perchè non vogliamo che diventi routine, ma funziona e può essere una soluzione.

Il folletto del dolcetto
Questa è un'invenzione che ci ha salvati da molti rifiuti e tutt'ora la utilizziamo tanto. Se Rebecca mangia tutto o buona parte, il folletto le farà recapitare un dolcetto a sorpresa (attenzione: non un premio, non deve diventare un gioco a premi). Il dolcetto è quasi sempre diverso, mai esagerato ed è incartato tutte le volte in modo diverso: utilizzo sacchetti, scatole, scatoline, lacci, nastri, elastici e tutto quello che trovo per farla divertire ancora di più nel tentare di scartarlo.

Non insistere
E' giusto proporre di assaggiare, ma non con insistenza, diventerebbe una lotta e a perdere sareste voi.
Se rifiuta con determinazione, riproporrete più avanti.


E voi che stratagemmi utilizzate?







#inappetenza
#terribilidue
#terribletwo







18 novembre 2018

Un Natale eco-artistico: palline di Natale per bambini

Con i bambini non serve comprare molto, ho notato che più il prodotto é "fai da te" più loro si divertono. 

Già perché dovete sapere che tengo da parte tante cose che potrei buttare, per la gioia di mio marito che mi chiama "La gattara accumulatrice" quando poi peró le sue figlie si divertono si rimangia tutto...🙄

In questi mesi ho tenuto da parte i coperchi delle scatole di polistirolo del pesce fresco che ci arriva con Cortilia tutte le settimane e.adesso che arriva il Natale posso finalmente utilizzarle 🤟🏻

Cosa serve?

Polistirolo in fogli o pezzi da riciclo

Formine per i biscotti

Tempere

Brillantini

Utilizzare gli stampa biscotti per intagliare il polistirolo, più é sottile il figlio, meno fatica fate e la resa é migliore. Il mio ovviamente era bello spesso 😂.

E ora? 

Pitturare e glitterare a piacere 😊

Ed ecco a voi le nostre magiche palline di Natale!!!


I vostri bimbi si divertiranno un sacco!

Manca solo un piccolo passaggio...con ago e filo, forate le palline da parte a parte a lasciate il filo per appendere alla finestra o direttamente sull'albero!


15 novembre 2018

EcoCiclo: un dovere, non una scelta

12.000. 
Purtroppo non sono € e neanche $.
12.000 sono gli assorbenti che una donna utilizza nell’arco di una vita. Avete capito bene, 12.000.

Già perché verso i 12 anni la donna entra in un vortice ormonale e dispendioso come pochi -il ciclo mestruale- e ci resta circa 40 anni, con una media di 460 cicli mestruali.
Quindi, lasciando da parte tutta la stima che gli uomini, solo per questo motivo, dovrebbero avere per noi donne, facciamo due conti sull’impatto ambientale che questo inevitabile ciclo provoca.
In Italia le 700.000 tonnellate di prodotti assorbenti monouso per la persona (pannolini per bambini, pannoloni, assorbenti e tamponi interni) che finiscono in discarica una volta usati rappresentano il 2,5% dei rifiuti solidi urbani (ISPRA 2013) e una percentuale anche maggiore se rapportata sul totale dei rifiuti non trattabili. In Europa occidentale 90 milioni di donne ne consumano 24 miliardi, andando inesorabilmente ad alimentare la mole di rifiuti indifferenziati.
Sono cifre esorbitanti.
Ma vogliamo parlare anche di costi? Già, perché ogni donna sa che mediamente la spesa mensile per gli assorbenti è di circa 8€ vogliamo moltiplicarle per i 460 cicli di cui parlavamo poco fa? Sono 3680€
Aggiungiamoci che i prodotti sianitari per il ciclo sono tassati con IVA al 22%, come altri prodotti ritenuti non necessari. 
Fermi un attimo: non necessari??? E perchè mai? 
Potremmo forse farne a meno? Non credo proprio…forse in un’altra vita. Se tutti i prodotti per il ciclo rientrassero nella lista dei beni primari verrebbero tassati con un’aliquota IVA al 4%, questo permetterebbe a tutte le donne, soprattutto quelle che vivono in condizioni economiche e di vita disagiate di poter accudire il proprio corpo, in giorni di ciclo mestruale, senza rinunciare all’igiene e alle proprie dinamiche di routine.
Ma lasciamo da parte queste aberranti considerazioni e veniamo al fulcro di questo pezzo, la MOONCUP coppetta mestruale che consente in un colpo solo di metteremettere fine a rifiuti, disagi e spese associate ad assorbenti e tamponi usa e getta. Ha un costo di 30€ e una durata media di 10 anni, cosa comporta questo?
Sicuramente una spesa totale nettamente inferiore rispetto al costo degli assorbenti: stando larghe e calcolando 5 coppette nel corso della vita, spendereste 150€.
Oltre al risparmio anche l’impatto ambientale ne gioverebbe considerevolmente.


Ma cos’è questa coppetta?


La coppetta mestruale è un piccolo e morbido contenitore a forma di coppa in silicone medicale, che si usa internamente in vagina, con l’anello rivolto verso l’alto e il gambetto verso il basso. E’ molto morbida e flessibile, per questo motivo si posiziona nella parte bassa della vagina, non in alto come un tampone.
Ci sono diversi modi per inserirla, io mi sono trovata bene semplicemente piegando l’anello che sta in alto, facendola diventare una C, per renderla più piccola e facilitarne l’inserimento, si inserisce, lei si apre da sola e si posiziona creando un effetto sigillo, passatemi il becero paragone, tipo ventosa, grazie al quale la coppetta tiene, resta ferma e raccoglie il sangue mestruale. Quando è il momento si estrae, tirando il gambetto, si svuota e si reinserisce.

Raccolta di perplessità
·        Serve un bagno?
Mi pare ovvio…perché invece gli assorbenti ve li cambiate nei camerini? 
·        Se la metto male e perde?
Partiamo dal fatto che fondamentale è scegliere la taglia giusta, basandosi sulle specifiche indicate. Le prime volte potresti avere qualche difficoltà ad inserirla, è normale, io per prima ho dovuto provare diverse tecniche. Come per tutti i cambiamenti devi abituarti e fare pratica, poi troverai il tuo modo di inserirla senza difficoltà. Se la inserisci male, qualcosa potrebbe perdere, ma ripeto, questione di pratica. Devi assicurarti di creare l’effetto ventosa e vedrai che non perderà niente.
·        Posso fare il bagno?
Devi fare il bagno! E ti chiederai perché hai aspettato così tanto in favore dei tamponi, scomodi come pochi…
·        Posso fare sport?
Ma certo! Vale lo stesso discorso del bagno, ti sentirai decisamente più libera e sicura.

Provatela, e contribuite a ridurre l'impatto ambientale, è un dovere, pensateci.

In Italia la coppetta è distribuita da Intimaluna cha scelto di investire e collaborare con le ostetriche salutogeniche della Scuola Elementale di Arte Ostetrica SEAO, per diffondere una chiave di lettura differente, di consapevolezza, e per dare supporto alle donne oltre qualsiasi tipo di preconcetto. Con l'acquisto della Mooncup® Italia ricevi un coupon che ti da diritto ad una visita gratuita in tutta Italia, con una qualificata ostetrica SEAO



Trovi Mooncup online:


Oppure vicino a te:

 in quasi tutte le FARMACIE e PARAFARMACIE, eventualmente su richiesta per il pomeriggio stesso
• in tutti i negozi NATURASÌ d’Italia
• in tutti i supermercati ESSELUNGA nel reparto assorbenti


https://www.mooncup.it


10 novembre 2018

Passione natura e germogli

A noi i germogli sono sempre piaciuti: ho scritto un post nel 2015 -Pianta un seme e avrai un germoglio- e mi trovo nuovamente a parlarne.





Questa volta oltre all'importanza nutrizionale che i piccoli germogli offrono, voglio spiegarvi quanto può essere importante coinvolgere i bambini in un'attivitá semplice, interessante ed educativa.
Io ho coinvolto mia figlia, ma sicuramente sarà un'attivitá che proporrò anche a scuola, quando tornerò al lavoro con i miei bimbi. Sono convinta che una solida educazione non si fondi sulle abilità acquisite unicamente attraverso i libri -che sono importanti e meritano un tempo e uno spazio dedicati- ma la crescita e l'apprendimento sono fatti anche di istinti, agiti, esperienze, relazione con il mondo.
Per questo la natura, l'alimentazione, la salute, la cucina, vanno sperimentate fin da piccoli.





Ed ecco che Rebecca si prenderà cura in prima persona di qualcosa che vedrà crescere e realizzarsi grazie alla sua passione e al suo impegno.


E' il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante (Il Piccolo Principe)


Il tempo che dedichiamo alle cose che facciamo e alle persone che ci stanno vicine è importantissimo, mostra quanto siano realmente importanti per noi. Questo tipo di attività mi ha permesso -senza neanche sforzarmi- di insegnare la cura, la pazienza, la perseveranza e la forza di volontà, ma anche la routine, il rito.



L'appuntamento fisso con questo impegno, ha  mantenuto vivo l'interesse, l'emozione dell'attesa, la trepidazione e la sorpresa del vedere i cambiamenti giorno per giorno e la felicità di assaggiare il prodotto del nostro impegno.







Ed eccoli pronti finalmente!!!






#Germogli 

#germogliatore
#naturalparenting
#bambinienatura
#bambiniconsapevoli
#nascere
#crescere
#instamamme
#ortobio



28 ottobre 2018

La nanna, che fatica


La sera, quando metto a letto le mie bambine, spiego loro che il corpo ha bisogno di riposarsi, di rigenerarsi. Il sonno é importante, cruciale e determinante per l'equilibrio di un bambino e anche per l'adulto funziona così. Il corpo si rigenera e la mente si distrae dai pensieri, dagli impegni, dalle responsabilità, dal controllo. Per questo da subito ho deciso di educare le mie bimbe ad un sonno sereno, sicuro e indipendente. Questa é stata la mia scelta, rispetto e condivido anche stili e pensieri differenti dal mio, anzi mi piace ascoltare sfaccettature diverse e variegate per affrontare il momento nanna. Io come mamma avevo bisogno di questa certezza, di un tempo di recupero, di uno spazio sacro mio e di mio marito come coppia, ma anche un tempo e uno spazio di riposo affidabile e prevedibile per le bambine. Cosi ho deciso di abituarle dolcemente a dormire da sole nel loro lettino.



La nanna é sicuramente un tema molto dibattuto e stressante, perché tutte le mamme amano i figli più della loro  esistenza e oltre ancora, ma diciamolo: dormire è salute e stabilità emotiva per la mamma e di conseguenza per il bimbo.



Devo premettere una riflessione sicuramente pessimista, ma molto vera. Ancora prima che nasca il piccolo, la mamma parte con un arretrato di ore di sonno dovuto alla scomodità del pancione, al mal di schiena, alla nausea, ai movimenti del bimbo, ecc...ecco, questo arretrato non è nulla, rispetto a quello che succederà nei mesi a seguire...mettetelo in conto.

Il neonato nei primi mesi ha bisogno della mamma, del papá o di una persona che lo accudisca -per vivere- per il calore umano certamente, ma soprattutto come fonte di nutrimento. Quindi a parte qualche sporadico caso di innata sonnolenza, preparatevi a svegliarvi ogni 2 ore circa nel primo/secondo mese di vita. Nei mesi successivi il ritmo sonno-veglia si regolarizza in modo naturale, con pause sempre più lunghe di notte e spuntini sempre più diradati anche di giorno. Se ciò non avviene, o fatica a stabilizzarsi, potete aiutare il piccolo introducendo qualche spostamento orario. Il cambiamento non deve essere troppo imprevisto e rigido da destabilizzarlo, ma qualche aggiustamento sicuramente lo aiuterà ad entrare nelle giuste e prevedibili routines del sonno. 
Ad esempio, se fatica ad addormentarsi dopo pranzo, consiglierei di accorciare gradualmente il riposino del mattino, un ottimo accorgimento è quello di non farli riposare dopo le ore 18, altrimenti poi addormentarli per la notte diventerà un'impresa.



Quando è ora di dormire da solo?

Dal mio punto di vista, il neonato deve dormire da solo da subito, nella sua culla.
Se preferite, vicino al letto della mamma, per i primi tre mesi di vita, averlo vicino consentirà di allattarlo facilmente; quando l'allattamento avrà preso un ritmo più regolare e le pause tra una poppata e l'altra inizieranno ad essere più lunghe, potrete valutare di spostarlo nella sua cameretta.

Tenerli nel lettone è bellissimo, comodo, e l'ideale per molte coppie; ci si coccola e soprattutto si facilita l'allattamento a richiesta, purtroppo però non è sicuro per il piccolo e crescendo diventa scomodo per tutti e più difficile da scardinare come abitudine.
Dai primi giorni di vita, il piccolo inizia un percorso di graduale distacco dalla mamma, percependosi giorno dopo giorno, un soggetto autonomo. Dormire da solo è utile affinché conquisti la sua autonomia: lo aiuta a formarsi una personalità più sicura e indipendente dalle situazioni di ansia legate alla paura della perdita e della separazione.
L'amore e l'affetto di mamma e papà ci sarà sempre, indipendentemente dal dormire insieme.
Consiglio di spostarlo in cameretta entro i primi 3/6 mesi, in questo modo per lui diventerà la normalità. Considerate che verso gli 8 mesi subentreranno le prime paure legate alla perdita e alla separazione, quindi è importante non far coincidere gli spostamenti in questo momento delicato.
E' comunque importante che siate pronte voi mamme, non dovete tentennare o avere ripensamenti, dovete essere sicure e convinte di quello che fate. Ogni scelta è presa per il bene del bambino e per stimolarlo a sviluppare le sue capacità individuali. Se non vi sentite pronte, questo non è momento adatto, piuttosto è meglio rimandare il distacco in un secondo tempo, in cui si è più forti e convinti della scelta.

E se si sveglia?


Se si sveglia di notte, andate da lui a rassicurarlo, coccolatelo e sussurrategli in modo calmo e sereno, state con lui finché non si è tranquillizzato. Non accendete luci e non spostatelo dal lettino, basterà tranquillizzarlo con la voce e con qualche coccola, cercate di evitare di prenderlo in braccio, altrimenti in futuro imparerà a riaddormentarsi sempre così.
Il pianto del neonato non va ignorato, se non lo consoliamo, non gli stiamo insegnando ad addormentarsi, ma a non essere accolto e ascoltato.

Come insegnargli ad addormentarsi da solo?

Piano piano, con il tempo riuscirete anche in questo.
Fino ai 3/6 mesi, consiglio di coricarli dopo la poppata quando non sono del tutto addormentati, in modo che inizino a provare ad addormentarsi da soli, anche se per pochi secondi.
Continuate a metterlo nel lettino, dopo la poppata, quando è ancora semi cosciente, allungando sempre di più i tempi, finchè lo metterete nel letto ancora con gli occhi aperti, si abituerà, non senza reclami, ad addormentarsi da solo.
Quando piangerà, una volta messo nel lettino da sveglio, voi dovete consolarlo e rassicurarlo e calmarlo senza prenderlo in braccio, con coccole, carezze, canzoncine, ninna nanne, ecc, fino a farlo addormentare. Così finché imparerà da solo. Dovete essere coerenti, decise e determinate, dedicare tempo, pazienza ed energia, altrimenti è meglio rimandare.


Il fattore CR

L'ho chiamato così perché dal mio punto vista COERENZA e ROUTINE sono fondamentali per concorrere allo sviluppo armonico dei bambini.
La coerenza è fondamentale nell'educazione dei bambini, quando dico che è necessario essere convinti delle scelte, lo affermo perché poi è necessario mostrare coerenza, se l'azione non corrisponde o varia a seconda della persona (mamma o papà) o del momento della giornata, non stiamo facendo bene, non funzionerà.
Le routines sono fondamentali, danno un senso di prevedibilità e sicurezza e per questo sono importantissime per i bambini.
I primi a doverle rispettare, siete voi genitori.
Vi renderete conto di quanto il fattore CR si adatti perfettamente alle varie tappe di sviluppo, èer ora ci concentriamo sulla nanna.
Coerenza nella nanna, cosa significa? Semplice, se decidete di farlo dormire da solo, dovrà sempre dormire da solo.
Routine nella nanna: cosa significa? Orario prima di tutto, datevi delle regole, ad esempio: riposino pomeridiano alle ore 14/14.30, la nanna di sera alle 20.30/21.
Una routine può essere anche il bagnetto rilassante, le coccole nel letto insieme prima di andare ognuno nel suo, leggere una fiaba, cantare la ninna nanna, dire le preghierine, raccontarsi com'è andata la giornata. Una sorta di preparazione alla nanna.
Se le sequenze diventano prevedibili, il bambino è più sereno e tranquillo ed accatta senza problemi il momento della nanna.
Ve lo dico alla fine, ma ve lo dico...una notte nel lettone ogni tanto, se non sta bene o perché siete in vacanza e il letto è diverso, non smonterà tutto il vostro lavoro, ma se iniziano a diventare due, tre, quattro, dovrete ripartire da capo. Così come andare a letto alle 23 per una sera ogni tanto non cambia nulla, anzi forse dormirà di più il giorno dopo (le mie figlie no).
Se la routine è solida, non sarà un imprevisto a sradicarla.
Ricordatevi sempre che siete voi i genitori e decidete voi quello che é giusto per vostro figlio, i consigli e le informazioni, possono essere personalizzati, non siamo tutti uguali ed é legittimo poter scegliere, sempre.
Buona nanna a tutti, grandi e piccini!