18 dicembre 2018

Laboratorio di Bruno Munari per sperimentare l'autonomia



“Capire che cos'è l’arte è un interesse (inutile) dell’adulto”

"Capire come si fa a farla è invece un interesse autentico del bambino"
 
In questa riflessione Alberto Munari, (figlio di Bruno Munari) docente di psicologia dell'educazione all'Università di Ginevra, indica il principio essenziale del metodo.
Le idee non vengono proposte dagli adulti, nascono dalla sperimentazione, secondo il principio didattico: "Non dire cosa fare ma come".
Il metodo Munari si basa sul fare, sull'agire, affinchè i bambini possano esprimersi liberamente senza l'interferenza degli adulti, diventando autonomi e indipendenti e imparando a risolvere i problemi da soli. 

"Aiutami a fare da me" 

Questo è anche il motto di Maria Montessori, la Pedagogista in assoluto, che ha tutta la mia ammirazione.


Nell'espressione artistica, e nel gioco (e basta, lo voglio sottolineare perché non pensiate che sono permessivista, anzi) sono contraria all'imposizione, e propongo il fare, l'agire, lo sperimentare, cercare e scoprire da soli, in modo autonomo.



Grazie a Munari che mi ha dato l'idea con il suo famoso laboratorio, ho sperimentato con Rebecca una tecnica che unisce cibo -o meglio avanzi, perché non si butta via niente- e arte...basta affettare un pezzo di sedano, tagliare una mela a metá, un ciuffetto di rosmarino e un cespo di insalata per creare dei timbri e immaginare di disegnare un mondo di fantasia...









#brunomunari
#laboratoriodibrunomunari



16 dicembre 2018

Pannolini lavabili: sì o no?

La popolarità dei pannolini lavabili sta crescendo giorno dopo giorno e i genitori di tutto il mondo ne stanno riconoscendo i benefici, un ritorno al passato? Direi di no, piuttosto una nuova consapevolezza, vediamo perché sceglierli:

MIGLIORI PER TE GENITORE – Puoi risparmiare €€€. Anche l’utilizzo di un solo pannolino lavabile al giorno ti permetterà di risparmiare. Nei primi tre mesi di vita il bambino esige un cambio di circa 10 pannolini al giorno e stando su una fascia di prezzo medio-bassa la spesa di aggira sui 200/300€ circa. Nei mesi successivi la necessità dei cambi cala, ma restiamo sempre sui 6/7 cambi al giorno che per 9 mesi sono 400/500€ circa. E siamo arrivati all’anno, ora aggiungiamo altri 500/600€ per arrivare a due anni e se i calcoli sono corretti la vostra spesa si attesterà intorno ai 1200/1400€; io sono stata bassa considerando una fascia di pannolini a prezzo basso (0,21 circa al pezzo). Se posticipate di 1 anno lo spannolinamento dovete aggiungere altri 500/600€.
In set di pannolini lavabili vi costa da 100 ai 300 € a seconda della scelta che fate.

MIGLIORI PER IL BEBÈ -  I pannolini lavabili utilizzano tessuti tecnici e super assorbenti al posto dei gel chimici irritanti presenti nei tradizionali pannolini monouso.

MIGLIORI PER L’AMBIENTE – Sono 6 i milioni di pannolini in plastica monouso che vengono gettati ogni giorno in Italia. Ogni pannolino impiega più di 500 anni a decomporsi. Scegliere i pannolini lavabili è anche una misura necessaria se pensiamo al problema dello smaltimento dei rifiuti: in Italia nascono ogni anno circa 560mila bambini, cui corrispondono più di 3 miliardi e mezzo di pannolini e ben 613mila tonnellate di rifiuti!

C’è, infine, chi i pannolini non li usa del tutto: seguendo i suggerimenti del movimloento di matrice americana Diaper free babies ovvero “Bimbi liberi dal pannolino”, mamma e papà si sintonizzano sui segnali del bebé e intuiscono quando deve fare pipì. Questi genitori hanno tutta la mia stima, approvo e guardo con sincera ammirazione chi riesce a fare tutto questo. Ci sembrerà strano, o addirittura folle, ma ci sono varie culture nel mondo, in cui si tratta di un’usanza normale (e le mamme di quei Paesi si stupiscono molto quando sentono che i nostri bimbi “se la fanno addosso”).
Come sempre, io vi invito a rifletterci. Queste alternative potrebbero rappresentare una soluzione per voi, oppure potete optare per una soluzione personalizzata, mixando diverse modalità: un po’ usa e getta, un po’ lavabili, un po’ culetto all’aria d’estate per abituarli a riconoscere gli stimoli. Nessuna strada è a senso unico.
Si prova, si valuta, si sperimenta e si decide al meglio per i nostri figli.

Io ho provato e vi consiglio i pannolini Bambino Mio, azienda inglese che fornisce alle mamme e papà di tutto il mondo una vasta gamma di prodotti premiati: i moderni pannolini lavabili, costumini contenitivi, mutandine allenatrici e accessori per il bebè che sono migliori per il genitore, per il bebè e per l’ambiente!





#bambinomio #pannolinilavabili #vivilavabile #miosolo

11 dicembre 2018

Un gioco eco-sostenibile? FacileA!


Oggi vi parlo di una linea di giocattoli a basso impatto ambientale -sapete quanto ci tengo- e prodotti in Italia, precisamente in Veneto.

Questi giocattoli di cartone sono stati realizzati con supervisione pedagogica, pensati per essere interamente costruiti e colorati dai bambini a partire dai 3 anni. Noi che amiamo il fai da te li abbiamo provati, anche se Rebecca ha 2 anni e mezzo, io l’ho aiutata a costruirli, ma lei si è divertita molto a incollare e colorare.


Mi è piaciuto molto costatare che questi giocattoli affinino le capacità oculo manuali e stimolino creatività e fantasia dei bambini, che costruendo riscoprono la soddisfazione di un gioco costruttivo e sano, cosa ormai rara nei giochi in commercio.
Per questo motivo ho deciso di parlarvi e di sostenere questa iniziativa italiana, eco-sostenibile e istruttiva. 


FacileA offre anche la possibilità di fare beneficenza: comprando un gioco, si può scegliere di donarne uno all’Associazione progetto Sorriso. I Clown-dottori li distribuiranno ai bambini degli ospedali che hanno aderito all’iniziativa.
Quando siete in dubbio, scegliete per un regalo stimolante, non ve ne pentirete!


www.facileA.it utilizza il codice sconto CLB09

1 dicembre 2018

C'era una volta...l'importanza della fiaba narrata

La lettura di fiabe è importante fin da piccolissimi per lo sviluppo e la crescita dei bambini. 
Bruner sosteneva che le fiabe fossero importantissime per lo sviluppo del pensiero narrativo, quella capacità cognitiva grazie a cui le persone strutturano e danno significato alla propria vita.  
Rappresenta uno spazio esclusivo, dove il tempo si ferma e l'attenzione del bambino è focalizzata sulle parole, sulle immagini e la sua fantasia galoppa. 
Il bambino ha bisogno di sentirsi narrare gli eventi, ha la necessità di conoscere, esplorare, capire, ascoltare; già verso i 2/3 anni (alcuni anche prima) manifesta spontaneamente il desiderio di sentirsi narrare una fiaba e inizia a distinguere realtà (sequenzialità, aspetti logici, rapporti causa/effetto) da fantasia (personaggi e azioni irreali che trasgrediscono la logica).





La fiaba contribuisce anche allo sviluppo di un linguaggio sempre più ricco, grazie ai nuovi vocaboli, ai tempi verbali, e ai modi di dire. Importante è anche lo sviluppo emotivo che le fiabe offrono: i bambini si immedesimano, si affezionano e sperimentano le emozioni -positive e negative- che la fiaba contiene. 
Offrite ai bambini l'opportunità di crescere ascoltando anche fiabe senza lieto fine, che siano adatte all'età, ma senza il classico finale positivo. Considerate che il beneficio delle fiaba sta proprio nel fatto che le emozioni si possono vivere accanto al genitore, in modo tutelato e in uno spazio protetto. In questo modo per il bambino sarà più facile affrontare alcune paure o preoccupazioni della vita reale, come la morte o la separazione. 
La sincerità e la trasparenza aiutano sempre, ma sono verosimilmente da modulare e valutare sulla base delle caratteristiche del proprio piccolo.  
Un altro aspetto che mi piace sottolineare è quello della socialità: il bambino impara modi di relazionarsi, di collaborare e di essere solidali attraverso i racconti. Ma impara anche i conflitti la gelosia e situazioni di frode e di inganno. Questi saranno spunti interessanti per iniziare ad insegnare la correttezza, i valori e come è meglio comportarsi. 
Possiamo utilizzare le fiabe con l'intento di educare, valorizzando comportamenti e aspetti positivi a scapito dei comportamenti inappropriati; il bambino con il tempo coglierà il messaggio che volgiamo fargli arrivare. 
Non trascuriamo il fatto che la fiaba può diventare una routine, quindi uno spazio prevedibile, riservato, autentico e molto apprezzato dai bimbi che amano la certezza e il senso di sicurezza che solo la ripetibilità garantisce. 

E voi, leggete con i vostri figli?

Rebecca legge "Lo Schiaccianoci" ed. Usborne Fiabe Cucù









































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