Avete presente l’amore
incondizionato dei neonati che profumano di latte? I baci a profusione, le
guanciotte piene, gli occhietti sorridenti e le risate anche al 150esimo
"cucù"...ecco, poi arrivano i 2 anni.
Ogni
semplice richiesta diventa un NO, ogni bacio non corrisposto un urlo acuto e
perforante, ogni regola imposta viene osteggiata da crisi isteriche buttati in
terra come succede in "Piccola peste torna a far guai".
Come affrontare questa fase?
Intanto ricordiamoci che è una fase,
quindi tendenzialmente passerà, magari ci saranno degli strascichi, ma passerà.
Giusto il tempo per prepararsi alla crisi adolescenziale che arriverà più
avanti 😬
Sarò sincera, non ho una risposta
certa.
Ci sono in pieno in questa fase, ho
una duenne e una neonata entrambe a casa tutto il giorno con me, quindi sto
mettendo in pratica faticosamente giorno per giorno e giorno per giorno mi sto
rendendo conto che una soluzione non c’è.
A due anni iniziano ad affermare se
stessi e per farlo si oppongono alle richieste dell’adulto, sfidano l’autorità,
si incaponiscono. Da una parte è giusto lasciarli fare, stanno formando il loro
carattere, ma le regole, poche, chiare, precise, coerenti e irremovibili DEVONO
esserci.
Sulle regole io insisto molto, a mio
parere non sono un limite, ma un aiuto.
I bambini ne hanno profondamente
bisogno.
Io forse sono un po’ troppo rigidina,
infatti gli scontri con mia figlia sono esasperanti, su questo sto lavorando.
Bisogna trovare il giusto compromesso tra il lasciar correre e la necessità di
intervenire.
Visto che le cose che funzionano sono
veramente pochissime, vi parlerei di ciò che è meglio evitare, perché nel mio
caso proprio non ha funzionato.
Partiamo dalle crisi di pianto istriche
quando siete in pubblico. Far finta di niente, quindi comportarsi come se nulla
stesse accadendo mentre vostro figlio si sta dimenando a terra strepitando
agonizzante, non serve a niente.
Ho provato, e oltre ad un consiglio
stupido è umiliante per il bambino, ma soprattutto per il genitore che deve
fingere indifferenza quando dentro sta maledicendosi in turco per aver pensato
di uscire di casa.
Quindi io vi consiglierei di NON
FINGERE INDIFFERENZA.
Ammetto che a volte viene voglia di
interrompere l’ennesimo capriccio alzando la voce o alzando le mani. Funziona
solo come valvola di sfogo del genitore, ma aimè nei confronti de bambino è
controproducente.
Gli stiamo insegnando ad alzare la
voce e le mani, ricordiamoci sempre che NOI siamo il suo modello.
Quindi io vi consiglio di NON ALZARE
LE
MANI E LA VOCE.
Anche chiamare un figura terza
moralizzatrice o effetto spauracchio, tipo "stasera lo dico a papà"
oppure "adesso chiamo l’uomo nero" è decisamente vanificante rispetto
al vostro ruolo e può innescare paure verso personaggi non meglio definiti.
Quindi LASCIAMO PERDERE L’UOMO NERO.
Conto fino a tre e poi...potrebbe
funzionare SOLO se la conseguenza fosse sempre realizzabile.
Quindi contate effettivamente fino a
tre se siete coerenti al 100% rispetto alla minaccia che vi prefissate in
seguito.
Quindi CONTATE FINO A TRE SOLO SE
SIETE COERENTI.
Veniamo ai pochi consigli che
funzionano, ma non sempre lo ammetto, altrimenti non sarebbero i terribili 2
anni.
Parlare SOTTOVOCE, sussurrare al
bambino lo mette inevitabilmente in uno stato di attenzione nei vostri
confronti e lo distoglie dal capriccio.
Alla maggior parte dei bambini
piacciono le storie, quindi utilizzate quello che sta accadendo come
"STORIA SOCIALE" inserendo personaggi, colori e sfumature e portando
la morale dove volete.
Anche una FAVOLA che non c’entra
nulla, se distoglie dal capriccio e tranquillizza, va benissimo.
Io ho suggerito a Rebecca di trovare
un modo per calmarsi e gestire la sua rabbia, stringere un cuscino, ABBRACCIARE
la mamma, fare una corsa sul posto. Lei spesso sceglie l’abbraccione e funziona 🙌🏻
Quando questo non basta la faccio
sedere in un punto (sempre lo stesso) e le chiedo di calmarsi e di RIFLETTERE e
di alzarsi solo una volta passato.
Non crediate che sia una passeggiata
e che funzioni sempre...a volte devo fisicamente spostarla di peso e farla
calmare, a volte urla per minuti interi senza tregua...
La sera, quando è pronta per andare a
letto abbiamo una routine: riflettere insieme sulla giornata parlando di cosa
ha funzionato e cosa no e pensando ai BUONI PROPOSITI per il giorno successivo.
Ci si scusa se qualche comportamento era un po’ eccessivo -anche io mi scuso
sempre quando sbaglio- e dopo le preghierine e la ninna nanna le ricordo che la
amo tanto, sempre.
Spero che qualche consiglio possa
esservi d’aiuto in questo momento così faticoso...e forza che passa!
#iterribilidue
#iterribilidueanni
#capricci
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