28 ottobre 2018

La nanna, che fatica


La sera, quando metto a letto le mie bambine, spiego loro che il corpo ha bisogno di riposarsi, di rigenerarsi. Il sonno é importante, cruciale e determinante per l'equilibrio di un bambino e anche per l'adulto funziona così. Il corpo si rigenera e la mente si distrae dai pensieri, dagli impegni, dalle responsabilità, dal controllo. Per questo da subito ho deciso di educare le mie bimbe ad un sonno sereno, sicuro e indipendente. Questa é stata la mia scelta, rispetto e condivido anche stili e pensieri differenti dal mio, anzi mi piace ascoltare sfaccettature diverse e variegate per affrontare il momento nanna. Io come mamma avevo bisogno di questa certezza, di un tempo di recupero, di uno spazio sacro mio e di mio marito come coppia, ma anche un tempo e uno spazio di riposo affidabile e prevedibile per le bambine. Cosi ho deciso di abituarle dolcemente a dormire da sole nel loro lettino.



La nanna é sicuramente un tema molto dibattuto e stressante, perché tutte le mamme amano i figli più della loro  esistenza e oltre ancora, ma diciamolo: dormire è salute e stabilità emotiva per la mamma e di conseguenza per il bimbo.



Devo premettere una riflessione sicuramente pessimista, ma molto vera. Ancora prima che nasca il piccolo, la mamma parte con un arretrato di ore di sonno dovuto alla scomodità del pancione, al mal di schiena, alla nausea, ai movimenti del bimbo, ecc...ecco, questo arretrato non è nulla, rispetto a quello che succederà nei mesi a seguire...mettetelo in conto.

Il neonato nei primi mesi ha bisogno della mamma, del papá o di una persona che lo accudisca -per vivere- per il calore umano certamente, ma soprattutto come fonte di nutrimento. Quindi a parte qualche sporadico caso di innata sonnolenza, preparatevi a svegliarvi ogni 2 ore circa nel primo/secondo mese di vita. Nei mesi successivi il ritmo sonno-veglia si regolarizza in modo naturale, con pause sempre più lunghe di notte e spuntini sempre più diradati anche di giorno. Se ciò non avviene, o fatica a stabilizzarsi, potete aiutare il piccolo introducendo qualche spostamento orario. Il cambiamento non deve essere troppo imprevisto e rigido da destabilizzarlo, ma qualche aggiustamento sicuramente lo aiuterà ad entrare nelle giuste e prevedibili routines del sonno. 
Ad esempio, se fatica ad addormentarsi dopo pranzo, consiglierei di accorciare gradualmente il riposino del mattino, un ottimo accorgimento è quello di non farli riposare dopo le ore 18, altrimenti poi addormentarli per la notte diventerà un'impresa.



Quando è ora di dormire da solo?

Dal mio punto di vista, il neonato deve dormire da solo da subito, nella sua culla.
Se preferite, vicino al letto della mamma, per i primi tre mesi di vita, averlo vicino consentirà di allattarlo facilmente; quando l'allattamento avrà preso un ritmo più regolare e le pause tra una poppata e l'altra inizieranno ad essere più lunghe, potrete valutare di spostarlo nella sua cameretta.

Tenerli nel lettone è bellissimo, comodo, e l'ideale per molte coppie; ci si coccola e soprattutto si facilita l'allattamento a richiesta, purtroppo però non è sicuro per il piccolo e crescendo diventa scomodo per tutti e più difficile da scardinare come abitudine.
Dai primi giorni di vita, il piccolo inizia un percorso di graduale distacco dalla mamma, percependosi giorno dopo giorno, un soggetto autonomo. Dormire da solo è utile affinché conquisti la sua autonomia: lo aiuta a formarsi una personalità più sicura e indipendente dalle situazioni di ansia legate alla paura della perdita e della separazione.
L'amore e l'affetto di mamma e papà ci sarà sempre, indipendentemente dal dormire insieme.
Consiglio di spostarlo in cameretta entro i primi 3/6 mesi, in questo modo per lui diventerà la normalità. Considerate che verso gli 8 mesi subentreranno le prime paure legate alla perdita e alla separazione, quindi è importante non far coincidere gli spostamenti in questo momento delicato.
E' comunque importante che siate pronte voi mamme, non dovete tentennare o avere ripensamenti, dovete essere sicure e convinte di quello che fate. Ogni scelta è presa per il bene del bambino e per stimolarlo a sviluppare le sue capacità individuali. Se non vi sentite pronte, questo non è momento adatto, piuttosto è meglio rimandare il distacco in un secondo tempo, in cui si è più forti e convinti della scelta.

E se si sveglia?


Se si sveglia di notte, andate da lui a rassicurarlo, coccolatelo e sussurrategli in modo calmo e sereno, state con lui finché non si è tranquillizzato. Non accendete luci e non spostatelo dal lettino, basterà tranquillizzarlo con la voce e con qualche coccola, cercate di evitare di prenderlo in braccio, altrimenti in futuro imparerà a riaddormentarsi sempre così.
Il pianto del neonato non va ignorato, se non lo consoliamo, non gli stiamo insegnando ad addormentarsi, ma a non essere accolto e ascoltato.

Come insegnargli ad addormentarsi da solo?

Piano piano, con il tempo riuscirete anche in questo.
Fino ai 3/6 mesi, consiglio di coricarli dopo la poppata quando non sono del tutto addormentati, in modo che inizino a provare ad addormentarsi da soli, anche se per pochi secondi.
Continuate a metterlo nel lettino, dopo la poppata, quando è ancora semi cosciente, allungando sempre di più i tempi, finchè lo metterete nel letto ancora con gli occhi aperti, si abituerà, non senza reclami, ad addormentarsi da solo.
Quando piangerà, una volta messo nel lettino da sveglio, voi dovete consolarlo e rassicurarlo e calmarlo senza prenderlo in braccio, con coccole, carezze, canzoncine, ninna nanne, ecc, fino a farlo addormentare. Così finché imparerà da solo. Dovete essere coerenti, decise e determinate, dedicare tempo, pazienza ed energia, altrimenti è meglio rimandare.


Il fattore CR

L'ho chiamato così perché dal mio punto vista COERENZA e ROUTINE sono fondamentali per concorrere allo sviluppo armonico dei bambini.
La coerenza è fondamentale nell'educazione dei bambini, quando dico che è necessario essere convinti delle scelte, lo affermo perché poi è necessario mostrare coerenza, se l'azione non corrisponde o varia a seconda della persona (mamma o papà) o del momento della giornata, non stiamo facendo bene, non funzionerà.
Le routines sono fondamentali, danno un senso di prevedibilità e sicurezza e per questo sono importantissime per i bambini.
I primi a doverle rispettare, siete voi genitori.
Vi renderete conto di quanto il fattore CR si adatti perfettamente alle varie tappe di sviluppo, èer ora ci concentriamo sulla nanna.
Coerenza nella nanna, cosa significa? Semplice, se decidete di farlo dormire da solo, dovrà sempre dormire da solo.
Routine nella nanna: cosa significa? Orario prima di tutto, datevi delle regole, ad esempio: riposino pomeridiano alle ore 14/14.30, la nanna di sera alle 20.30/21.
Una routine può essere anche il bagnetto rilassante, le coccole nel letto insieme prima di andare ognuno nel suo, leggere una fiaba, cantare la ninna nanna, dire le preghierine, raccontarsi com'è andata la giornata. Una sorta di preparazione alla nanna.
Se le sequenze diventano prevedibili, il bambino è più sereno e tranquillo ed accatta senza problemi il momento della nanna.
Ve lo dico alla fine, ma ve lo dico...una notte nel lettone ogni tanto, se non sta bene o perché siete in vacanza e il letto è diverso, non smonterà tutto il vostro lavoro, ma se iniziano a diventare due, tre, quattro, dovrete ripartire da capo. Così come andare a letto alle 23 per una sera ogni tanto non cambia nulla, anzi forse dormirà di più il giorno dopo (le mie figlie no).
Se la routine è solida, non sarà un imprevisto a sradicarla.
Ricordatevi sempre che siete voi i genitori e decidete voi quello che é giusto per vostro figlio, i consigli e le informazioni, possono essere personalizzati, non siamo tutti uguali ed é legittimo poter scegliere, sempre.
Buona nanna a tutti, grandi e piccini!





27 ottobre 2018

Halloween time: la zucca

Che Halloween sarebbe senza una zucca intagliata?


Non sapete da che parte cominciare? Ecco il nostro speed tutorial, noi abbiamo utilizzato un kit specifico, non è una collaborazione quindi se vi interessa, chiedetemi in privato il brand.


1) pulire la zucca e lucidarla




2) intagliare la sommità con un piccolo seghetto, creando un foro del diametro di circa 10 cm (per una zucca di 30 cm circa di diametro), conservare il tappo.
3) svuotare la zucca pulendola bene, con l'aiuto di una spatola o di un cucchiaio 
4) incidere (o disegnare) occhi naso e bocca 
5) intagliare con il seghetto seguendo le linee tratteggiate


La zucca è pronta! Non resta che inserire al suo interno un lumino e chiudere il tappo, buona festa!!!


#zuccadihalloween
#halloween
#zuccaintagliata
#zuccaornamentale
#zuccadecorativa


23 ottobre 2018

Autosvezzamento: é passato un mese, come sta andando?

Direi benone!
A differenza di Rebecca, Tea é passata nel giro di due settimane dagli assaggini, al pasto vero e proprio.  Lei però é un caso a parte -é una mangiona- e nonostante le quantitá di cibo che assimila, compensa sempre e comunque con il latte materno, infatti pesa più di 9 kg e ha 7 mesi. Tendenzialmente il pasto completo sarà una conquista dell'anno, prima saranno assaggi compensati dal latte materno o artificiale.
É migliorata tantissimo nella presa pollice indice, e porta alla bocca senza che le cada nulla. Sporca ovunque che é una meraviglia, ma questo era già noto, piano piano imparerá anche ad essere composta 🤣



In questi mesi abbiamo assaggiato un sacco di cose, spaziando da pasta, pizza, verdure, legumi, frutta, pesce e pollo. Ho giá notato alcune preferenze, anche se non é mai successo che rifiutasse qualcosa, questo é il bello dell'autosvezzamento: insegna ad assaggiare tutto.
In tante mi avete chiesto qualche ricetta, ma io a pranzo e a cena le offro sempre quello che mangiamo noi, anche perché se vede qualcosa di diverso nel nostro piatto, lo pretende 🙄
Cerco di bilanciare carboidrati a pranzo e proteine la sera, ma lo faccio per tutta la famiglia.
Per colazione propongo a rotazione biscotti bio senza latte e zucchero (veramente buonissimi, non ci credevo neanche io), latte di mandorle o succo di mela bio, cereali all'agave. Prossimamente introdurró il pancake con sciroppo d'acero bio.
Per merenda offro frutta fresca oppure grissino con succo di mela o acqua.
Posso darvi qualche consiglio, per facilitarvi la vita, ad esempio se uscite a cena per mangiare sushi 🤣
Io ho sempre in casa grissini iposodici all'acqua, lei li adora e quando deve aspettare che si raffreddi, sono essenziali per placare la fame.
Se non avete voglia di cucinare perché magari avete mangiucchiato all'aperitivo, vi consiglio di tenere nel congelatore verdura bollita a pezzi grossi, pronta da scongelare saltandola in padella. Oppure polpette e hamburger vegetali, il formato é molto comodo perché riescono ad afferrarlo bene.
Io ho preparato e surgelato anche una serie illimitata di pizzette iposodiche, anche quelle utili per essere tirate fuori all'improvviso.
Se avete dubbi, chiedete pure!
Buona continuazione



8 ottobre 2018

Sei nata per seconda? Ti tocca pazientar...

Ci tengo a spendere due parole per le secondogenite, io sono una di voi e non per essere di parte, ma noi ne abbiamo subite tante, troppe...da parte delle nostre sorelle/fratelli maggiori ovviamente.



Quando nasci secondogenito, lo spazio te lo devi guadagnare con fatica, perseveranza, pianti e tanta astuzia. Già perché le secondogenite subiscono i fratelli per anni e anni in silenzio: dita negli occhi, mani molto pesanti in faccia, piedi, cavalcioni, scherzi, prese in giro, pizzicotti, stuzzicate di notte, ma anche vestiti di seconda mano, giochi di seconda mano e genitori più esperti, quindi più astuti. 

Questo esercizio di perseveranza e pazienza però ci fa crescere più sgamati, anche perché -dobbiamo ammetterlo- con noi i genitori sono decisamente più permissivi. La pazienza darà i suoi frutti qualche annetto più avanti, verso l’adolescenza, quando finalmente ci si godrà appieno la maggior tolleranza di mamma e papà.  Già perché se con il primogenito ogni tappa è da scoprire, con il secondo figlio, la strada è già tracciata, quindi meno controlli, meno orari, meno regole e allora si che si comincerà a ragionare!

Quindi sorelle e fratelli minori sappiate che arriverà il giorno in cui vi porterete a casa il risultato di tutte le ingiustizie subite in silenzio per mano dei vostri fratelli maggiori .

Detto questo, l'amore per i figli é assolutamente identico, non si possono fare differenze, non esiste.
Ogni figlio insegna qualcosa di nuovo, con il primo ti scopri genitore, con il secondo scopri di l'amore trasversale identico e senza differenze 
Con il terzo figlio? Ditemelo voi...Io mi fermo qui 

6 ottobre 2018

My favorite Ciambella

Se cercate un dolce che accontenti grandi e piccini, questa ciambella fa al caso vostro.



L’ho proposta come torta per il compleanno di mia figlia e per quello di mia nipote e adesso ho la certezza assoluta che va alla grande e spiazza qualsiasi altro tipo di torta...perché? Per il suo ripieno...

Ingredienti:
150 gr zucchero
4 uova
70 ml olio
100 ml panna (io uso latte di mandorla)
200 gr farina
30 gr cacao
300 gr nocciolata o nutella
1 bustina di lievito

Con circa 80 cm di pellicola formare un salsicciotto di nocciolata, arrotolarlo a corona -senza rigirare troppo la pellicola, altrimenti poi per toglierla impazzite- adagiarlo in un piatto per mantenere la forma e metterlo nel congelatore per almeno mezz’ora.



Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto schiumoso, aggiungere l’olio e la panna/latte.
Incorporare poco a poco la farina, il latte e il lievito.
Versare un terzo del composto nella tortiera imburrata e infarinata e cuocere per 5 minuti a 200 gradi.
Sfornare e incorporare la corona di nocciolata, togliendo la pellicola.







Versare sopra il restante composto e informare per 20 minuti a 180 gradi.

Suggerimento: se volete guarnire con piccoli confetti, cuoricini o palline colorate varie date una spennellata di acqua e zucchero a velo in modo che restino incollati.

Buon appetito!






30 settembre 2018

I terribili due

Avete presente l’amore incondizionato dei neonati che profumano di latte? I baci a profusione, le guanciotte piene, gli occhietti sorridenti e le risate anche al 150esimo "cucù"...ecco, poi arrivano i 2 anni. 



Ogni semplice richiesta diventa un NO, ogni bacio non corrisposto un urlo acuto e perforante, ogni regola imposta viene osteggiata da crisi isteriche buttati in terra come succede in "Piccola peste torna a far guai".



Come affrontare questa fase?
Intanto ricordiamoci che è una fase, quindi tendenzialmente passerà, magari ci saranno degli strascichi, ma passerà. Giusto il tempo per prepararsi alla crisi adolescenziale che arriverà più avanti 😬
Sarò sincera, non ho una risposta certa. 





Ci sono in pieno in questa fase, ho una duenne e una neonata entrambe a casa tutto il giorno con me, quindi sto mettendo in pratica faticosamente giorno per giorno e giorno per giorno mi sto rendendo conto che una soluzione non c’è.

A due anni iniziano ad affermare se stessi e per farlo si oppongono alle richieste dell’adulto, sfidano l’autorità, si incaponiscono. Da una parte è giusto lasciarli fare, stanno formando il loro carattere, ma le regole, poche, chiare, precise, coerenti e irremovibili DEVONO esserci. 
Sulle regole io insisto molto, a mio parere non sono un limite, ma un aiuto. 
I bambini ne hanno profondamente bisogno. 
Io forse sono un po’ troppo rigidina, infatti gli scontri con mia figlia sono esasperanti, su questo sto lavorando. Bisogna trovare il giusto compromesso tra il lasciar correre e la necessità di intervenire.

Visto che le cose che funzionano sono veramente pochissime, vi parlerei di ciò che è meglio evitare, perché nel mio caso proprio non ha funzionato. 






Partiamo dalle crisi di pianto istriche quando siete in pubblico. Far finta di niente, quindi comportarsi come se nulla stesse accadendo mentre vostro figlio si sta dimenando a terra strepitando agonizzante, non serve a niente.
Ho provato, e oltre ad un consiglio stupido è umiliante per il bambino, ma soprattutto per il genitore che deve fingere indifferenza quando dentro sta maledicendosi in turco per aver pensato di uscire di casa.
Quindi io vi consiglierei di NON FINGERE INDIFFERENZA.

Ammetto che a volte viene voglia di interrompere l’ennesimo capriccio alzando la voce o alzando le mani. Funziona solo come valvola di sfogo del genitore, ma aimè nei confronti de bambino è controproducente.
Gli stiamo insegnando ad alzare la voce e le mani, ricordiamoci sempre che NOI siamo il suo modello. 
Quindi io vi consiglio di NON ALZARE LE
MANI E LA VOCE.

Anche chiamare un figura terza moralizzatrice o effetto spauracchio, tipo "stasera lo dico a papà" oppure "adesso chiamo l’uomo nero" è decisamente vanificante rispetto al vostro ruolo e può innescare paure verso personaggi non meglio definiti. 
Quindi LASCIAMO PERDERE L’UOMO NERO.

Conto fino a tre e poi...potrebbe funzionare SOLO se la conseguenza fosse sempre realizzabile. 
Quindi contate effettivamente fino a tre se siete coerenti al 100% rispetto alla minaccia che vi prefissate in seguito. 
Quindi CONTATE FINO A TRE SOLO SE SIETE COERENTI.






Veniamo ai pochi consigli che funzionano, ma non sempre lo ammetto, altrimenti non sarebbero i terribili 2 anni.

Parlare SOTTOVOCE, sussurrare al bambino lo mette inevitabilmente in uno stato di attenzione nei vostri confronti e lo distoglie dal capriccio.

Alla maggior parte dei bambini piacciono le storie, quindi utilizzate quello che sta accadendo come "STORIA SOCIALE" inserendo personaggi, colori e sfumature e portando la morale dove volete.
Anche una FAVOLA che non c’entra nulla, se distoglie dal capriccio e tranquillizza, va benissimo.

Io ho suggerito a Rebecca di trovare un modo per calmarsi e gestire la sua rabbia, stringere un cuscino, ABBRACCIARE la mamma, fare una corsa sul posto. Lei spesso sceglie l’abbraccione e funziona 🙌🏻
Quando questo non basta la faccio sedere in un punto (sempre lo stesso) e le chiedo di calmarsi e di RIFLETTERE e di alzarsi solo una volta passato. 
Non crediate che sia una passeggiata e che funzioni sempre...a volte devo fisicamente spostarla di peso e farla calmare, a volte urla per minuti interi senza tregua...

La sera, quando è pronta per andare a letto abbiamo una routine: riflettere insieme sulla giornata parlando di cosa ha funzionato e cosa no e pensando ai BUONI PROPOSITI per il giorno successivo. Ci si scusa se qualche comportamento era un po’ eccessivo -anche io mi scuso sempre quando sbaglio- e dopo le preghierine e la ninna nanna le ricordo che la amo tanto, sempre.

Spero che qualche consiglio possa esservi d’aiuto in questo momento così faticoso...e forza che passa!





#iterribilidue

#iterribilidueanni
#capricci


19 settembre 2018

Autosvezzamento: si ma come?

A parole sembra facile, ma poi nella pratica non sai mai se stai facendo giusto, se i pezzettini sono troppo grossi, se ha messo troppo cibo in bocca, se è giusto offrirglielo, ecc...

Per questi e mille altri dubbi, ho pensato di pubblicare qualche video per aiutare le mamme...

Il primo assaggio di Tea è stato questo, trota salmonata (senza lische) con zucchine biologiche:



Tea mangia al tavolo insieme a noi e sembra preferire prendere il cibo da sola. 

Nei giorni successivi abbiamo assaggiato tante cose nuove, gnocchi al sugo:





Casoncelli al pesto di melanzane





Pizza senza mozzarella





Focaccia fatta in casa 





Sono solo esempi, ma rendono l’idea di quanto sia veloce l’apprendimento: Tea nel giro di una settimana ha migliorato la presa del cibo coordinandosi meglio in  direzione della bocca. Inoltre ha affinato la masticazione e ha imparato a dosare bene il cibo in bocca, mettendone poco per volta e deglutendo una volta masticato bene. 
Dopo ogni assaggio abbiamo sempre integrato con il latte materno.
Non sono mancati i conati che -lo ammetto- fanno gelare il sangue, ma si tratta del riflesso faringeo niente di più, stanno imparando a dosare il cibo in bocca e i riflessi sono istintivi.
Vederla così interessata al cibo e felice quando ci si mette a tavola, mi rende così orgogliosa, non posso non condividerlo :) provate e mettete da parte l'ansia, ne vale davvero la pena!

Se avete dubbi o perplessità, non esitate a contattarmi, sarò felice di aiutarvi.


#autosvezzamento
#alimentazionecomplementarearichiesta
#primiassaggi