Ogni figlio insegna qualcosa di nuovo, con il primo ti scopri genitore, con il secondo scopri di l'amore trasversale identico e senza differenze
- l'ho fatta io - Mamma di Rebecca 2016 e Tea 2018 Amo l'handmade, cucinare, coltivare il mio orto e vivere green
8 ottobre 2018
Sei nata per seconda? Ti tocca pazientar...
Ogni figlio insegna qualcosa di nuovo, con il primo ti scopri genitore, con il secondo scopri di l'amore trasversale identico e senza differenze
6 ottobre 2018
My favorite Ciambella
Se cercate un dolce che accontenti grandi e piccini, questa ciambella fa al caso vostro.
L’ho proposta come torta per il compleanno di mia figlia e per quello di mia nipote e adesso ho la certezza assoluta che va alla grande e spiazza qualsiasi altro tipo di torta...perché? Per il suo ripieno...
Ingredienti:
150 gr zucchero
4 uova
70 ml olio
100 ml panna (io uso latte di mandorla)
200 gr farina
30 gr cacao
300 gr nocciolata o nutella
1 bustina di lievito
Con circa 80 cm di pellicola formare un salsicciotto di nocciolata, arrotolarlo a corona -senza rigirare troppo la pellicola, altrimenti poi per toglierla impazzite- adagiarlo in un piatto per mantenere la forma e metterlo nel congelatore per almeno mezz’ora.
Montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto schiumoso, aggiungere l’olio e la panna/latte.
Incorporare poco a poco la farina, il latte e il lievito.
Versare un terzo del composto nella tortiera imburrata e infarinata e cuocere per 5 minuti a 200 gradi.
Sfornare e incorporare la corona di nocciolata, togliendo la pellicola.
Versare sopra il restante composto e informare per 20 minuti a 180 gradi.
Suggerimento: se volete guarnire con piccoli confetti, cuoricini o palline colorate varie date una spennellata di acqua e zucchero a velo in modo che restino incollati.
Buon appetito!
30 settembre 2018
I terribili due
#iterribilidue
#iterribilidueanni
#capricci
19 settembre 2018
Autosvezzamento: si ma come?
Non sono mancati i conati che -lo ammetto- fanno gelare il sangue, ma si tratta del riflesso faringeo niente di più, stanno imparando a dosare il cibo in bocca e i riflessi sono istintivi.
Vederla così interessata al cibo e felice quando ci si mette a tavola, mi rende così orgogliosa, non posso non condividerlo :) provate e mettete da parte l'ansia, ne vale davvero la pena!
Se avete dubbi o perplessità, non esitate a contattarmi, sarò felice di aiutarvi.
7 settembre 2018
Autosvezzamento: istruzioni per l'uso
Siete d'accordo con me che il termine è giudicante, irritante ed obsoleto?
Ecco allora chiamiamola: Alimentazione complementare a richiesta, molto meglio.
Tea 5 mesi e tre quarti |
La pediatria classica per anni ha suggerito alle mamme tempi, modalità di introduzione dei cibi e limitazioni ben precise, mentre invece l'alimentazione complementare a richiesta (ACR) ha scardinato queste impostazioni rigide permettendo alle famiglie una consapevolezza maggiore e fornendo uno stimolo a migliorare la propria alimentazione.
Un po' di storia
Nel lontano 1928 Clara Davis una ricercatrice USA, decise di capire perché con lo svezzamento molti bambini sviluppassero resistenze o inappetenza; seguì quindi uno studio basato sul proporre ai bambini 36 diversi cibi su una tavola imbandita -cibi sani e al naturale- offrendo loro solo quello a cui mostravano interesse, i bambini erano visibilmente incuriositi e richiedevano assaggi della maggior parte delle pietanze a disposizione.
L'esperimento durò 6 anni, per tre pasti al giorno, furono analizzati circa 36.000 pasti, con il tempo i bambini svilupparono preferenze e gusti mantenendo sempre un buon appetito e una crescita sana. Furono registrati e analizzati gli apporti vitaminici e minerali, proteine, calorie e grassi e indovinate? tutto era perfettamente nella norma, secondo le tabelle nutrizionali.
La conclusione della Devis è che i bambini mangiano e anche con appetito, vanno semplicemente abituati da subito ad una proposta diversificata e sana.
Adesso veniamo a noi...e parliamo subito di ansia da mamma
E' assolutamente normale sentirsi in ansia arrivate al bivio della pappa e la cosa bella è che non è colpa vostra!!!
L'ansia è un retaggio delle generazioni passate, delle nostre bis-nonne per intenderci, che corcavano i neonati di latte vaccino (assolutamente inadeguato alle capacità digestive dei piccoli) e non di latte materno, andando incontro ad anemia per carenza di ferro e costrette perciò ad introdurre velocemente la pappa carica di proteine. Quindi grazie bis-nonna per avermi regalato l'ansia.
Rebecca 6 mesi |
Osservare tre cose principali:
.Quando il bambino è in grado di stare seduto da solo e ha una buona coordinazione occhi, mano, bocca.
.Quando mostra interesse per il cibo che vede in tavola.
.Quando ha perso il riflesso di estrusione: buttare fuori il cibo solido con la lingua, nel momento in cui si toccano le labbra con il boccone o con il cucchiaino.
La pediatra vi ha detto di iniziare con la frutta a 4 mesi? E' troppo presto, a quell'epoca è ancora sufficiente e indispensabile il latte materno (o formulato), ricordate sempre che il latte resta l'alimento principale fino all'anno di vita. Anche lo "svezzamento classico" non è raccomandato prima dei 5 mesi nei bambini allattati artificialmente e prima dei 6 mesi in quelli allattati a seno (OMS, UE e Ministero della Salute indicano 6 mesi).
L'attenzione per il cibo da parte del bambino mediamente avviene proprio verso i 6 mesi, a volte un po' prima, a volte più avanti anche fino a 8 mesi.
Non servono i denti per masticare, il neonato a 6 mesi è in grado di sminuzzare i bocconcini con le gengive esercitando pressione con i muscoli della mascella.
Quanto deve mangiare?
L'ho già detto e lo sottolineo ancora, che il latte per il primo anno è l'alimento principale.
La quantità di cibo assunta inizialmente è pochissima, meno di un pugnetto della manina di un neonato, per intenderci. Assaggi.
E andrà avanti ad assaggi per un po', dopo il pranzo integrerete con il latte, il bambino a seconda delle necessità popperà di più o di meno.
Regole per proseguire
1) Imparare a proporre al bambino, senza obbligarlo MAI, fargli sperimentare la scelta e permettergli di sperimentare toccando, masticando, spalmando e sporcando ovunque.
2) Non avere l'ansia da quantità: l'autosvezzamento è fatto di piccoli assaggi, finché gli assaggi restano piccoli offrire il latte, che resta l'alimento principale.
3) Mantenere la calma e non andare nel panico per l'ansia da soffocamento
Se siete in grado di rispettare queste regole, possiamo passare alla fase successiva, altrimenti rileggete e rileggete, oppure passate allo svezzamento classico.
Alimentazione sana per tutta la famiglia
Cerchiamo di offrire al bambino un'alimentazione sana e varia di sapori e consistenze, non dare sempre la stessa cosa perché piace, ma variare
Le carni sono rappresentate negli ultimi posti della piramide alimentare, ci sarà un motivo no?
Perché nello svezzamento classico sono inserite tutti i giorni nel menù? Una bella domanda, a cui non so dare una risposta pacifica...
Se il bambino rifiuta inizialmente la carne, va bene proveremo più avanti, anzi, può essere uno spunto di riflessione per tutta la famiglia.
E' importante mangiare tutti insieme al tavolo, rivivere l'importanza di un ritrovo conviviale di famiglia, se questo non è sempre fattibile, l'importante è mantenere un clima sereno quando si mangia insieme, evitare discussioni, stare bene insieme.
meglio evitare....
- evitare cibi precotti, liofilizzati, confezionati e in scatola
- evitare o limitare sale e zucchero per il primo anno
- evitare di utilizzare burro, latte o derivati animali
- evitare cibi con conservanti o aromi artificiali (no al dado con glutammato)
- evitare il miele sotto l'anno
- evitare verdure a foglia larga fino all’anno (spinaci, bietole, cicoria, indivia, lattuga, ecc) perché assorbono troppi nitrati pericolosi soprattutto per i neonati
- Farine integrali fino all’anno (complesse da digerire)
- frutta e verdura di stagione
- tahin, gomasio, spezie al posto del sale
- olio extravergine di oliva, latte di mandorle o riso
- dado fatto in casa
- Spinaci e verdure a foglia larga biologici oncoltivati in casa
Come proporre il cibo?
Il cibo può essere sminuzzato per facilitare la masticazione e per placare l'ansia dei genitori, oppure tagliato a strisce o bastoncini da succhiare o mordere afferrandolo con la manina.
Come evitare il rischio di soffocamento?
E' importante premettere che: se un bambino mentre mangia fa un accenno di vomito, tosse o conato, non è quasi mai un problema, è il riflesso faringeo che controlla il passaggi di alimenti solidi impedendo l'accesso alle vie respiratorie. Può far gelare il sangue ai genitori, ma è un esercizio del bambino per imparare a deglutire correttamente.
Per ridurre il rischio di soffocamento è bene che il bambino sia in grado di stare seduto da solo e che sia sempre sorvegliato da un adulto mentre mangia.
Evitare nei primi mesi alimenti rischiosi: duri, piccoli e lisci, appiccicosi, filamentosi (mozzarelline, noci, olive, uva, prosciutto crudo, frutta secca, caramelle lisce o gommose). Non mettere mai troppo cibo in bocca, non giocare, ridere o parlare mentre si mangia. Mangiare solo da seduti e fermi.
Consigliatissimi al di là dello svezzamento i corsi di disostruzione pediatrica.
Rebecca 8 mesi |
Fonti:
"Io mi svezzo da solo" Lucio Piermarini
I consigli della mia pediatra dott.ssa Ombretta Bogliolo
La mia esperienza con Rebecca e Tea
#autosvezzamento
#alimentazionecomplementarearichiesta
#iomisvezzodasolo
#svezzamento
1 settembre 2018
Spannolinamento che tormento!
Vi racconto la mia esperienza, perché so come ci si sente in quei giorni di agonia tra una cacca per terra e una pipì sul divano, così cercherò di portare un po’ di conforto. Andiamo per ordine:
1. Quando iniziare?
Io ho provato prima dell'inizio dell’estate, a maggio, Rebecca aveva 23 mesi. Nominava la pipì e secondo me era già un successone, ma in realtà la nominava un po’ a caso, l’ho scoperto dopo.
2. Mutandine dell’apprendimento?
Io ho preso quelle lavabili, mai usate. Non servono, almeno secondo la mia esperienza vanno lasciati liberi di bagnarsi e di capire quando scappa, altrimenti i tempi si allungano. I pannolini a mutandina non li ho provati, ma credo che siano inutili, perché oltre ad essere costosissimi - sono pannolini- quindi non favoriscono lo spannolinamento.
3. Vasino o riduttore?
Io avevo entrambi, e dopo aver letto ovunque di iniziare con il vasino proponendolo spesso, ho creato un bel conflitto, mia figlia ha iniziato ad odiarlo profondamente. Fortunatamente ho potuto dribblare con il riduttore e mi sono trovata benissimo.
4. Come iniziare?
Come dicevo, io ho letto praticamente ovunque di iniziare proponendo spesso di fare la pipì nel vasino, mantenendo un atteggiamento calmo e sereno. Sappiate che non ci si riesce. Innanzitutto calme e serene di che? Cacca e pipì ovunque, calme e serene di cosa? Ma dai...
Considerate poi che proponendolo spesso -anche se siete calme e serene- saranno i vostri bambini a perdere la pazienza e andranno in opposizione con tutto quello che proporrete.
Quindi la mia soluzione è di proporre, ma non spesso.
Non abbiate paura di farli bagnare, succederà comunque, quindi fatelo succedere e vedrete che impareranno alla svelta a riconoscere lo stimolo.
Io ho usato un’app (non uso mai il cellulare con le mie bambine per scelta, ma avevo bisogno di qualcosa a tema che la tenesse impegnata mentre provava a fare i bisogni) Potty Animals un giochino che prevede la scelta di dove far fare pipì ad alcuni animaletti, costa circa 4 euro.
Quando riescono a farla senza bagnarsi, grandi elogi, ma senza esagerare troppo e niente premi, non deve diventare un gioco a premi.
Dopo il terzo giorno di tira e molla, io ero decisa a mollare per riprovare più avanti e l’ho proposto a Rebecca, le ho chiesto:
-amore proviamo a toglierlo più avanti, va bene?
Lei ha rifiutato di netto e dal giorno seguente ha fatto sempre la pipì nel water 🤔.
Dopo una settimana era in grado di farla nel water e a parte qualche incidente di percorso, che è del tutto normale vista l’età, ora è un mese che ha tolto anche il pannolino durante le ore di sonno.
5. E la cacca?
La cacca arriva, tranquilli. Il primo mesetto dopo il successo della pipì, arriva anche la cacca. Al’inizio hanno timore, non sanno distinguere gli stimoli e cercano altre strategie. Rebecca ad esempio la faceva sempre quando le mettevo il pannolino per fare la nanna.
Poi imparano, ci vuole più tempo, più o meno un mesetto.
6. Pannolino per dormire si o no?
Assolutamente si! non andate a complicarvi la vita, vi prego!
Almeno per i primi due mesi post spannolinamento.
Nel frattempo verificate che il pannolino sia asciutto al mattino e dopo la nanna.
Poi, si può iniziare a toglierlo durante la nanna pomeridiana e una volta riuscita l’impresa si può togliere anche di notte. Io ho sempre spiegato tutto a Rebecca e lei è sempre stata d’accordo sul provare a togliere, le ricordavo e le ricordo tuttora, che in caso di pipì urgente deve chiamarmi di notte e di giorno, sempre.
Gli imprevisti succedono, infatti vi consiglio il salvamaterasso impermeabile e la traversina adesiva sotto il lenzuolo.
Potete farcela! Forza e coraggio mamme, io credo in voi 💪🏻
#spannolinamento
#togliereilpannolino
#nientepannolino
#bastapannolino
30 agosto 2018
All you need is Frida
Ed ecco a voi la mia creazione di oggi!
Una rivisitazione di Frida Kahlo in tutto il suo splendore messicano.
Io la adoro ♥️ dopo aver letto la storia della sua vita poi, ancora di più.
Vediamo come ho fatto, materiali:
- vaso di terracotta
-tempera rossa, verde, blu
-pennarello indelebile nero
-flatting (se volete usare il vaso all’esterno)
Per cominciare una mano di bianco, poi il disegno di frida direttamente con il pennarello, tratto sicuro, senza indugio.
Poi con un pennello a punta fine riempirete di colore.
Una volta asciutto spennellate con il flatting per creare una barriera protettiva.
Se poi riuscite a stare più in alto con la testa di Frida, la pianta che metterete nel vaso farà da cerchietto floreale tridimensionale, l’idea era quella ✌🏻