3 febbraio 2018

Eh che Cavolo! Non solo stupendo, ma anche buono

L’avete comprato e ora è lí che vi guarda e non avete il coraggio di mangiarlo perché è troppo bello, lo so. 

Succede sempre anche a me. 

Vi suggerisco una ricetta, diversa dal solito che lo renderà speciale alle vostre papille gustative, ideale per un aperitivo o per un contorno strabiliante.

Ingredienti:

1 cavolo romano (400 gr circa già pulito)

1 uovo

30 gr di mandorle

1 limone biologico (scorza)

60 gr di parmigiano reggiano

30 gr di pan grattato più quello per impanare 

1 pizzico di sale


Pulite e fate a pezzi il cavolo romano, bollitelo 15 minuti in acqua salata.

Frullate le mandorle con la scorretta di limone e ora unite tutti gli altri ingredienti -uovo, parmigiano, un pizzico di sale, pan grattato- in mixer ottenendo un impasto piuttosto morbido. 

Formate delle palline e passatele nel pane grattugiato, mettetele su una teglia unta in forno 30 minuti 180 gradi, finché sono belle dorate. 

Il gusto fresco del limone, unito alla morbidezza del cavolo romano, sarà una una piacevole sorpresa...provare per credere!


#polpettedicavoloromano

#cavoloromanoricette

#cucinarecavoloromano

#cavoloromano

29 settembre 2017

Arriva l'autunno, quindi...le conserve signore!

Ricetta semplice e tutto sommato veloce, per questo da me molto apprezzata. 
Quest'anno ho sfruttato la ricetta per le melanzane tonde e prosperose del mio orto, che aimè erano piene di semi: anno brutto per le melanzane, così mi han detto.



Le melanzane vanno sbucciate (si dice così?) e tagliate e pezzetti di circa 2 cm, poi bollite almeno 5 minuti in acqua e aceto (1 litro d'acqua e mezzo d'aceto) poi vanno schiacciate in un canovaccio fino ad eliminare tutta l'acqua. Il volume si dimezzerà, grossa delusione, lo so. Poi si prepara un trito di aglio e erbe a piacere, io senza diventare matta utilizzo quelle che ho nell'orto: timo, maggiorana, basilico, salvia, rosmarino e si unisce alle melanzane pressate.
Dopo aver sterilizzato 15 minuti vasetti e tappi si procede a riempirli, pressando bene e aggiungendo olio di semi di girasole fino a coprire tutto. Si chiude e il giorno seguente si rabbocca di olio, nel caso fosse sceso il livello.
Non serve bollire nuovamente, ma io -fissata- l'ho fatto ovviamente.
Stesso procedimento per altri ortaggi: ad  esempio io avevo chili e chili di friggitelli e dopo averli puliti bene dai semi per ore, li ho bolliti, conditi con il trito e confezionati a dovere. L'unica nota positiva degli odiosi friggitelli è che non vanno pressati perché non assorbono come le melanzane.
Un paio di settimane e le conserve sono pronte, buon divertimento


4 aprile 2017

Bevi che ti fa bene

Bere acqua fa bene lo sappiamo, non serve aggiungere altro, quindi se non sei abituato a farlo inizia ora per tanti motivi.

Oggi scopriamo l'unione di due elementi che renderanno le vostre estati piacevolmente fresche, dissetanti e salutari!

Lasciate il cetriolo in infusione nell'acqua per mezza giornata e poi godetevi le sue proprietà...

1) riduce la pressione alta e aiuta i reni a filtrare il sodio
2) tanta vitamina k che fa bene alle ossa, vitamina A, E, C, silicio, manganese e vitamina B-5
3) è antiossidante
4) è disintossicante perchè ricco di fibre
5) riduce l'appetito







28 febbraio 2017

Per una cameretta stimolante 0-3: specchio delle mie brame

Mamma la vuoi qualche idea per la cameretta dei tuoi figli? Qualche spunto fai da te non guasta mai...allora mettiti al lavoro! Perché lo specchio è importante? Se il neonato si guarda allo specchio insieme alla mamma, non riconoscerà ancora sé stesso, ma riconoscerà la madre che lo guarda e sorride rassicurandolo, e grazie a lei imparerà a percepire le parti frammentate di sé stesso (occhio, naso, bocca, mano, gamba, piede, ecc) come un tutto unico che è l'immagine corporea. Nel tempo (verso i tre anni) acquisirà un senso di identità integro, fondato, sicuro che ha le sue radice nel rapporto con la madre rispecchiato e riflesso. Di corsa allora a comprare uno specchio... Ma facciamo attenzione anche alla sicurezza, signore!
Zona morbida
Io ho pensato di creare una zona morbida proprio di fronte allo specchio, in modo che dalla stazione seduta si passi al gattonare e all'alzarsi e camminare, avendo la possibilità di cadere sul morbido e di guardarsi allo specchio nei vari spostamenti.
C'è chi lavora e c'è chi gioca!
 Prima ho creato una cornice, mi sono ispirata a qualcosa di fiabesco; poi ho pensato di acquistare su Amazon lo specchio adesivo, in modo da optare per un prodotto sicuro e a prova di testata. Fondamentalmente non volevo spendere un patrimonio per uno specchio infrangibile.
Non fatelo!
Bene, non potete immaginare la mia sorpresa quando mi sono resa conto che l'effetto non era esattamente quello dello specchio :| Mio malgrado, ho deciso di tenerlo lo stesso, come specchio deformante per le feste di compleanno. Dunque vi suggerisco di comprare quei bellissimi quadrotti specchio adesivi e il risultato sarà ottimo con una spesa di 10/15 € e altrettanto sicuro. L'ideale è montare un'asta (tipo quella per la danza classica) in modo che il bambino/a possa alzarsi da solo, guardandosi a figura intera e sperimentare l'equilibrio. Oppure un girello a balconcino come il mio, ma senza imbragatura mi raccomando, altrimenti è un parcheggio e non favorisce l'autonomia e l'equilibrio. Il gioco è fatto, i vostri bambini ne andranno matti!

8 febbraio 2017

Le etichette, queste sconosciute parte 1: le uova

Bisognerebbe dedicare più tempo alla scelta di ciò che mangiamo, il tempo è sempre poco si sa, ma l'alimentazione è davvero importante e diventa importante conoscere bene gli ingranaggi che stanno dietro alla complessa macchina della produzione alimentare.
Pensiamo davvero di scegliere solo guardando la confezione? Secondo voi basta? La risposta un po' scontata è no ovviamente...ci prendono in giro anche con la confezione!
Imparare a leggere gli ingredienti e le etichette sempre è cosa buona e giusta, almeno lo è per me.
Partiamo dalle uova, un esempio calzante: allevate a terra, allevate all'aperto, bio, quante se ne leggono sulla confezione? 
Ma troppe veramente...non se ne esce e soprattutto cosa significa? Ci fanno vedere la scritta bio, ma è veramente un prodotto da allevamento biologico o è bio solo la confezione? Ci fanno vedere le galline allevate a terra che scorrazzano libere nei prati verdi infiniti, ma sarà proprio così?
Purtroppo per noi, nella maggior parte dei casi bisogna fidarsi della prima impressione e acquistare il prodotto...già perché sono rare le confezioni che ti permettono di vedere subito il codice obbligatorio stampato sulle uova. Una volta acquistate bisogna sperare che il primo numero del codice sia 0 o 1 vediamo perché...


0 (zero), indica un allevamento biologico, il migliore, la galline sono libere di razzolare all’aperto in compagnia dei galli, hanno a disposizione uno spazio minimo di 43 metri quadri ciascuna. Vengono alimentate con mangimi biologici a base di mais e cereali.
Queste sono le uova con il più alto contenuto di Omega3, vitamina A, E, D, B12, betacarotene e acido folico, e sono le meno ricche di colesterolo.
• 1 (uno), indica l’allevamento all’aperto, le galline vivono in un grande capannone e possono uscire quando vogliono in un piccolo spazio all’aperto spesso privo d’erba. Ogni gallina ha uno spazio minimo di 4 metri quadri. L’alimentazione non è più
biologica con tutte le possibili conseguenze.
• 2 (due), indica l’allevamento a terra: le galline vivono in un capannone, non possono mai uscire e sono molto ammassate, per legge comunque non possono essere più di sette per metro quadro. L’illuminazione è sempre artificiale. In questi pollai generalmente poco arieggiati si riscontra spesso un’altra concentrazione di vapori di ammoniaca dovuta all’alta concentrazione di polli in poco spazio, questo porta gli animali a comportamenti molto aggressivi, si beccano e si strappano le penne l’uno con l’altro, e contribuisce alla proliferazione di malattie.
3 (tre) Attenzione a non trovarlo più...è stato vietato per fortuna! era dedicato alle uova provenienti da allevamenti intensivi in batteria, qualcosa di davvero inumano, si arrivava a stipare più di 18 galline in un metro quadro! 
Ma scopriamo anche gli altri codici...
IT determina il paese di origine, in questo caso Italia
001 è un codice che indica il comune in cui sorge l’allevamento
LT  indica la provincia in cui sorge l’allevamento
000 Indica l’allevamento di deposizione
Adesso è chiaro che uova comprare? 

18 dicembre 2016

Un pacchettino davvero insolito

Ne ho conservate così tante quest'anno di anime del rotolo di carta igienica, che mio marito mi ha dato delle gattara...

E vabbè lo perdono, non sa quante cosette goduriose si possono realizzare con questo piccolo gioiello del riciclo!
Questa idea è utilissima in questo periodo, quante cosine avete da impacchettare?!? Fra una settimana è Natale!

Direi che non serve spiegazione, le foto raccontao da sè, miraccomando usate carta da pacco riciclata; oppure potete decidere di non rivestirlo e di tenerlo al naturale, magari mettendo un cordino di spago, molto eco chic!



carta da riciclo

tenete la carta abbondante in modo da rivestire anche la parte interna

girate i bordi di carta all'interno
piegate i bordi all'interno

stupendi!

si possono usare anche le anime dei rotoloni scottex

va che belli



All i want for christmas is Alberello Natalino




Manca poco più di una settimana a Natale e hai bisogno di creare l'atmosfera?
Ecco l'idea di qest'anno...un alberello fai da te!


Partiamo con i materiali che ti devi
procurare alla svelta:


-cartoncino bianco o verde o rosso (70x100)
-lana verde e colorata per le palline
-brillantini
-vinavil
-vaschetta plastica
-fogli di giornale a profusione
-bellissima bambina curiosa





Inizia con il ricoprire il paino di carta da giornale, assicurati di averlo fatto bene, perchè poi sarà troppo tardi.
Ora metti in ugual quantità vinavil e acqua e mescola fino a creare un liquido omogeneo, aggiungi i brillantini e mescola ancora.

Ora arrotola il cartoncino dando una forma conica e taglia la base in modo che aderisca perfettamente al piano, se può aiutarti, fissa la base appoggiando il cartoncino ad una ciotola o insalatiera grande.
Se vuoi sfilare il cartoncino una volta asciugata la lana, ricordati di ricoprire il cono con della pellicola, altrimenti non riuscirai MAI a sfilarlo, fidati. Oppure puoi decidere di tenerlo in modo da conservare l'alberello al meglio negli anni e per renderlo più stabile.

Ora puoi iniziare ad immergere la lana in acqua e vinavil distribuendola piano piano  sul cono partendo dalla punta a scendere, creando un reticolo abbastanza fitto.
Fissa bene il punto di partenza,

per fare ciò, taglia leggermente la punta del cono e infila il filo in modo che sia ben saldo.
Una volta ultimato attendi 24 ore e solo quando ti sembrerà ben asciutto addobbalo con le palline di Natale che puoi creare con la lana o con i materiali che preferisci.
Buon lavoro ;)

Con la stessa tecnica puoi cimentarti nella creazione delle palline per l'albero di Natale, utilizzando come anima dei palloncini (quelli per i gavettoni per intenderci), alla fine, una volta seccata la lana, il palloncino si buca con uno spillo e si sfila. Ricordati solo di lasciare un pezzo di spago libero in modo da riuscire ad appendere la pallina.