5 novembre 2013

Pochi oleoliti...tante proprietà



Proprietà oleolito di lavanda
Il mio preferito del favoloso mondo degli oleoliti, un po’ per le sue infinite proprietà un po’ per il suo intenso profumo.
Si utilizza solo il fiore, essicato almeno due, tre di giorni al sole diretto (oppure seccato nel forno 15 minuti a 100 gradi)
Oleolito di lavanda
Sulle proprietà terapeutiche di questa pianta ci sarebbe da scrivere un libro, di seguito vi elenco una parte di proprietà alcune più conosciute, altre meno: anticonvulsivante, antidepressivo, antiemicranico, antireumatico, antisettico, antispasmodico, antivelenoso, cicatrizzante, colagogo, coleretico, cordiale, diaforetico, diuretico, emmenagogo, ipotensore, nervino, parassicida, sedativo, splenetico, tonico, vermifugo e vulnerario. E' nota anche la proprietà di rigenerante cutaneo, ottimo rimedio per la bellezza della pelle ed un eccellente medicamento per ricostruire l'epidermide danneggiata da ustioni e scottature. In campo cosmetico i principi attivi della Lavanda sono impiegati per smagliature, rughe, pelle grassa ed acneica e pelle matura. Ho trovato su internet molto utilizzo dell'oleolito di lavanda come antidepressivo e come calmante da massaggiare sul petto dei bimbi o degli andulti che faticano ad addormentarsi e da utilizzare per i sederini arrossati dei piccoli. 
L'estrazione più semplice dei suoi principi attivi è quella attraverso la macerazione oleosa, essendo composta da piccoli fiori a forma di semino è necessario essere molto scrupolosi nel filtraggio, se si vuole ottenere un oleolito limpido è necessario filtrare più volte con il colino e filtrare in ultimo con panno di cotone. 



Proprietà oleolito di carota
L'oleolito di carota si prepare utilizzato al carota, meglio se biologica,  tagliata a fettine molto sottili (utilizzare il pela patate) oppure frullata e ridotta in pezzetti molti piccoli. Va essecata almeno due, tre di giorni al sole diretto (oppure seccata nel forno 15 minuti a 100 gradi). 
L’oleolito è ricco di vitamina A, essenziale per la pelle. Ha proprieta' addolcenti, antiossidanti, abbronzanti, pigmentanti, rimineralizzanti e tonificanti. Puo' essere utilizzato come pre-solare, come lenitivo dopo sole o come olio dopo bagno per il corpo, riduce l'invecchiamento della pelle da esposizione solare, ma non ha filtri UV quindi e' bene abbinarla ad altre preparazioni come ad esempio il burro di karite'. Noterete quando lo distillerete il suo colore arancio acceso caratteristico.



Proprietà oleolito di limone
Utilizzare la scorzettea del limone facendola essicare al sole 2-3 giorni opure in forno (15 minuti a 100 gradi).
Si usa come rinforzante e sbiancante delle unghie, prima delle manicure e anche la sera con un pennellino da smalto. 


Oleolito di limoni
È anticellulite e tonificante, ci si può massaggiare la pelle bagnata del corpo e se si unisce a del sale, si può usare come scrub.
Aggiungendo qualche goccia di oleolito al limone alla solita crema, si ottiene un effetto schiarente e tonificante per le pelli miste e grasse
Si può utilizzare per realizzare un tonico: basta aggiungerne poche gocce nell’acqua
Essendo un olio profumatissimo si può usare per un sacco di cose, perché fa da base per creme e cosmetici naturali.



Proprietà oleolito di menta
Oleolito di menta
Si utilizzano le foglioline di menta, avendo cura di farle essicare al sole 2-3 giorni oopure in forno (15 minuti a 100 gradi).
Io l’ho fatto perchè avevo menta da vendere in giardino quest’estate, in relatà le proprietà non sono molte, è molto profumato e può essere utilizzato come olio rinfrescante.


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3 novembre 2013

Ognuno di noi dovrebbe avere un oleolito nell'armadietto


Ed ecco a voi una delle preparazioni di cui vado più fiera...benvenuti nel mondo degli oleoliti!!! Ognuno di noi ne dovrebbe avere uno nell'armadietto delle creme/medicinali per le proprietà curative e cosmetiche infinite che possiede e per l'autostima che ne deriva quando si distilla il prodotto finale, provateci :)

Gli oleoliti sono preparazioni oleose utili per la cura del nostro corpo nel modo più naturale possibile.

L'oleolito si prepara facendo macerare nell’olio alcune erbe officinali o spezie è ricco di principi attivi liposolubili, dotato di notevoli proprietà cosmetiche. Si prepara con grande facilità, e una volta pronto può durare fino a due anni e inoltre è facilmente realizzabile e con poca spesa.
I principi attivi contenuti negli oleoliti li rendono ideali, non solo come olii da massaggio (io li utilizzo tantissimo J) ma anche come ingredienti per unguenti, creme corpo o viso ed altro.

Che pianta si usa
La scelta della pianta (chiamata droga) è fondamentale per fare un buon oleolito.
Dobbiamo essere sicuri che la pianta abbia dei principi attivi utili ai nostri scopi, e che essi siano liposolubili.
Il mio consiglio è di utilizzare una pianta cresciuta nel nostro giardino, senza conservanti, pesticidi, ecc; questi piccoli accorgimenti faranno del nostro oleolito un unguento al 100% naturale.
Se ciò non fosse possibile, una volta comprata la pianta fresca, dopo averla abbondantemente sciacquata lasciatela in ammollo almeno mezz’ora in 1 litro d’acqua con un limone intero spremuto e 4 cucchiai di sale grosso, questo servirà per eliminare le tossine e i pesticidi. 
Lasciar essicare bene al sole la pianta che si intende utilizzare. 
Quando sarà bella secca, sarà giunta l’ora di iniziare con la macerazione in olio.
Io utilizzo sempre piante essicate è più sicuro, mi evito brutte soprese come le muffe o la formazione di acqua in eccesso. 

Come scegliere l'olio più adatto
Quando si pensa di fare un oleolito, ci si domanda sempre quale sia l'olio più indicato. In realtà, non c'è una regola generale: si può scegliere un qualsiasi olio vegetale, purché sia biologico ed ottenuto da spremitura a freddo. Per il resto, la scelta è prettamente soggettiva, legata ai gusti propri e della propria pelle, soprattutto in base all'utilizzo che poi se ne intende fare.
     Olio extravergine di Oliva: da sempre utilizzato nella tradizione italiana e non, sufficientemente resistente all'ossidazione, ha però un odore piuttosto marcato, pur avendo grandi proprietà cosmetiche (funzionalità protettiva, antirughe e seborestitutiva, contro l'invecchiamento cutaneo). Ottimo per realizzare oleoliti grazie all'elevata quantità di tocoferoli presenti che sono antiossidanti e garantiscono al prodotto una buona conservazione. Non preoccupatevi alla fine della macerazione l’odore di olive non si sentirà più, sarà la pianta che evete scelto a predominare a livello olfattivo.
     Olio di Girasole: olio molto simile alle all'olio di mandorle dolci, ma leggermente più resistente all'ossidazione, o meglio , è meno maleodorante quando irrancidisce. Ricco di vitamina E, è estremamnete economico e leggero. 
     Olio di Riso: possiede ottime proprietà emollienti e restitutive. Ricco di steroli e gamma orizanolo, ha una maggiore resistenza all'ossidazione e, comunque, c'è anche una certa quantità di tocoferolo che lo preserva. In virtù della presenza del gamma orizanolo, poi, l’olio di riso vanta un'attività protettiva nei confronti del foto-invecchiamento cutaneo. Risulta quindi particolarmente adatto alla formulazione di cosmetici per pelli secche, nei preparati anti-età, nei prodotti emollienti e rigeneranti e nei prodotti destinati ai bambini. E' molto consigliato ed economico. 
     Olio di Mandorle dolci: è un olio leggero ma nutriente e soprattutto economico, ideale per fare gli oleoliti. Utilizzato da sempre per le sue proprietà emollienti, presenta spiccate proprietà nutrienti, eudermiche ed elasticizzanti cutanee. Ha l'unico difetto di emanare un forte odore acre quando irrancidisce.
      Olio di Jojoba: non è un olio, ma una cera liquida. Questa caratteristica lo rende altamente assorbibile dalla pelle perché, essendo molto simile al sebo umano, penetra più in profondità rispetto agli altri oli. E' ricco di antiossidanti naturali ed è, perciò, altamente resistente all’irrancidimento. Idratante, nutriente e tonificante, non è irritante sulla cute, non è comedogenico, né induce reazioni di sensibilizzazione cutanea.  
Ovviamente,è possibile utilizzare qualsiasi olio voi desideriate, io ne ho solo citati una piccola parte, a me piace utilizzare l’olio extravergine d’oliva, mi sembra il migliore come consistenza e più facile da reperire.

Come si prepara un oleolito
Prendere un barattolo di vetro con chiusura ermetica pulito e asciutto, sterilizzarlo con un po' di alcool alimentare e riempirlo di droga. Prendere la bottiglia dell'olio scelto e coprire interamente la pianta, in modo che nessuna parte di essa fuoriesca dall'olio.
Il barattolo scelto deve essere per ¾ riempito dell’essenza essicata e riempito fino all’orlo di olio.
A questo punto, si possono seguire procedure diverse, anche in base alla pianta utilizzata:

1) Digestione tradizionale
È il metodo più lungo, ma anche quello più sicuro per la buona riuscita dell'oleolito.
Una volta preparato il tutto, si lascia a riposare per 40 giorni circa in un luogo buio ed asciutto (ad esempio, nello sportello di un mobile, come faccio io).
Almeno 3 volte a settimana bisogna agitare il recipiente per permettere alla pianta di rilasciare le proprietà nell'olio. 
Questo metodo è perfetto per le piante già secche, ma può essere adattato anche a quelle fresche con un piccolo accorgimento: basta inserire nel barattolo, per prima cosa, un pezzo di garza/lino/tulle contenente un bel cucchiaio di sale grosso, chiuso ben stretto. In questo modo, il sale assorbirà l'acqua in eccesso che si andrà a depositare sul fondo, senza però rilasciare sapidità all'olio né sciogliersi, visto che non è facilmente liposolubile (lo diventa solo ad alte temperature).
Non ho mai sperimentato la macerazione di piante fresche, come ho già detto prefrerisco le piante secche, però ho letto online che con alcuni accorgimenti vengono degli oleoliti fantastici.

2) Digestione "a calore" solare (La mia preferita)
È un metodo che richiede una certa attenzione e pazienza.  Si riempie il contenitore con droga e olio, poi al posto di metterlo al buio lo si lascia al sole. Questo metodo richiede 15-20 giorni circa perchè attraverso il calore del sole l'estrazione dei principi vegetali avviene con maggior rapidità. Ho provato a lasciare oli in macerazione anche per un mese e mezzo, il risultato è più intenso. Almeno 3 volte a settimana bisogna agitare il recipiente per permettere alla pianta di rilasciare le proprietà nell'olio. 

3) Digestione "a calore" a bagnomaria
È il metodo più sbrigativo di tutti e permette di realizzare un oleolito in poche ore. Si mettono olio e pianta in una pentola e la si immerge per 3 ore circa a bagnomaria in acqua calda, meglio se a fuoco lentissimo. Per ottenere un oleolito più ricco, ripetere più volte l'operazione con della nuova droga.


Dopo che la macerazione è avvenuta, per ottenere un oleolito limpido e di facile utilizzo, è necessario passare al filtraggio il preparato.

Bisogna filtrare l'olio due volte: appena la digestione è terminata, prendere un vasetto asciutto e pulito e, dopo aver sterilizzato con alcool alimentare tutti gli strumenti da utilizzare, passare l'oleolito in un colino, se ancora impuro filtrarlo con un panno di cotone o con una garza. 
Ora è necessario travasarlo nel barattolo pulito e avremo così realizzato il nostro oleolito pronto per l’uso finalmente!



Vi linko un sito dove ho ordinato diversi contenitori per i miei oleoliti, volevo fare dei regalini ad amici e parenti :)
Il sito che vi consiglio, mi ha spedito velocemente il tutto, sono stati precisi e hanno prodotti validi con prezzi interessanti. 
Piccolo consiglio per l'acquisto: generalmente non prediligo i contenitori con la pipetta contagoccia: per gli olii non va bene la pipetta, con il tempo si indurisce e smette di funzionare. 
Prendo i contenitori con il tappo contagoccia, funzionano benissimo :)


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